Ad Asti la fame di cultura e la curiosità di innumerevoli visitatori ha convinto Palazzo Mazzetti ad allungare ulteriormente la permanenza della mostra temporanea “I Macchiaioli. L’avventura dell’arte moderna“, inaugurata lo scorso Novembre.
La Fondazione Asti Musei ha voluto dare a tutti la possibilità di visitare la mostra e prender parte a una narrazione visiva dalla nascita all’evolversi e al concludersi dell’esperienza artistica dei Macchiaioli e del loro entourage, dal 1856 fino al ‘900 inoltrato; anche gli studenti che, a causa del COVID, non hanno potuto accedere alla mostra, ora hanno più di un mese per poterlo fare.
Il percorso di visita mette in scena il movimento pittorico più importante dell’avanguardia italiana risorgimentale: quello macchiaiolo è, infatti, il primo linguaggio nazionale ottocentesco, costruito dai suoi protagonisti per comunicare attraverso una lingua condivisa da tutta la nazione e che sapesse di unità.
La mostra curata da Tiziano Panconi, offre al pubblico più di 80 dipinti e, tra i capolavori esposti, si possono ammirare Mamma con bambino (1866-67) di Silvestro Lega, Tramonto in Maremma (1900-05) di Giovanni Fattori, Bambino al sole (1869) di Giuseppe De Nittis, accanto a Alaide Banti sulla panchina (1870-75) di Cristiano Banti, Una visita al mio studio (1872) di Odoardo Borrani e Signore al pianoforte (1869) di Giovanni Boldini.
La mostra è realizzata dalla Fondazione Asti Musei, in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, la Regione Piemonte e il Comune di Asti, gode del contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, è organizzata da Arthemisia, con la collaborazione del Museoarchives Giovanni Boldini Macchiaioli di Pistoia e vede come sponsor Gruppo Cassa di Risparmio di Asti.