Il Ferretti Group si “butta” sulla Borsa di Hong Kong.
Se da Forlì, storica sede dell’azienda produttrice di yacht di lusso, il passo sembra lungo, in realtà è più corto del previsto: Ferretti, infatti, è all’86% di proprietà dell’azienda cinese Weichai, per cui l’atmosfera orientale esiste già, essendo quella una delle aree migliori di mercato per gli yacht di lusso. L’11% della società lo possiede Piero Ferrari, figlio di Enzo Ferrari.
Se da Forlì, storica sede dell’azienda produttrice di yacht di lusso, il passo sembra lungo, in realtà è più corto del previsto: Ferretti, infatti, è all’86% di proprietà dell’azienda cinese Weichai, per cui l’atmosfera orientale esiste già, essendo quella una delle aree migliori di mercato per gli yacht di lusso. L’11% della società lo possiede Piero Ferrari, figlio di Enzo Ferrari.
Come racconta ForlìToday, forte di marchi come Riva, Itama, Crn, Wally e Pershing, è partita l’offerta del gruppo Ferretti per essere quotato alla Borsa di Hong Kong: offre 83.580.000 azioni (il 25% del capitale), con una raccolta prevista compresa tra 211 e 273 milioni di euro, pari ad una capitalizzazione tra circa 840 milioni e 1,1 miliardi di euro.
Ferretti Group gode di ottima salute: ha chiuso il 2021 con 898 milioni di euro di ricavi netti, +47% rispetto al 2020 e con 37,4 milioni di utile netto, +70% rispetto all’anno precedente.
Soddisfatto l’Amministratore Delegato, Alberto Galassi: “Aspiriamo ad essere il gruppo di yacht di lusso più influente al mondo, attraverso l’innovazione, la sostenibilità e i risultati economici. E continueremo ad investire in ricerca e sviluppo, per lanciare una serie di nuovi modelli ogni anno”.