Il regista Baz Luhrmann racconta l’icona di Elvis Presley attraverso un inedito punto di vista nel suo ultimo film, “Elvis“, che sarà trasmesso nelle sale di tutto il mondo a partire dal 24 Giugno.
A raccontare la storia è il manager di Elvis, il colonnello Tom Parker, interpretato da Tom Hanks, mentre la giovane stella del rock’n’roll è l’attore Austin Butler: il film esplora il loro rapporto, conflittuale e talvolta brutale, mostrando 20 anni di carriera e collaborazione tra i due.
“Ho deciso di girare un film su un’icona americana perché si legava molto al mio passato da narratore”, ha spiegato il regista Baz Luhrmann. “I grandi narratori, come Shakespeare, non hanno mai fatto biografie. Quello che fanno è prendere la vita e la storia di una figura iconica e utilizzarla come una tela su cui dipingere un’idea più grande“.
Racconta di essere un fan di Elvis, puntualizzando che tuttavia che la pellicola non sia frutto di un puro desiderio di celebrazione. “Non è questo il motivo per cui ho accettato di fare questo film. Credo che al giorno d’oggi non esista una storia migliore per raccontare gli Stati Uniti negli anni 50, 60 e 70. La cosa straordinaria della sua storia è che per tre decadi, e ben quarantadue anni, è stata al centro dell’attenzione globale“.