La tematica della sostenibilità nel mondo della moda può essere considerata a sua volta una “moda” del momento? No, forse è proprio una delle poche che sarà sempre più un concetto must-have in ogni nuova collezione del settore fashion, una necessità per il brand e un’esigenza per il consumatore, sempre più attento.
Maison Valentino sta al passo con questa “non tendenza” annunciando il progetto “Valentino Garavani Open for a Change” che prevede la riprogettazione in chiave sostenibile di due storiche sneakers del marchio: il modello Open e il Rockstud Untitled. Per la prima volta, il brand ha utilizzato materiali di origine bio-based e riciclata per le due calzature.
Valentino dice quindi addio alla pelle per lasciare spazio al bio-based in viscosa e poliuretano ottenuto da polioli che derivano dal mais. Diverse colorazioni danno l’opportunità di far parlare di sé e della propria personalità, abbinandosi ai lacci interamente realizzati in poliestere riciclato nelle Open, mentre nelle Rockstud Untitled è stato utilizzato il nylon riciclato.
La green attitude non può mancare anche nel packaging composta da una custodia in cotone riciclato, mentre la confezione esterna è in carta riciclata, ottenuta da foreste gestite nei termini dello sviluppo sostenibile.
“Open for a Change” nasce con un logo verde stampato in digitale che marchierà tutti i prodotti green di Valentino, il quale si affida ad una supply chain europea e tracciabile. Tutte le aziende fornitrici possiedono la LCA (Life Cycle Assessment), che quantifica l’effetto prodotto sull’ambiente da un determinato oggetto, durante tutto il suo ciclo vitale.
Per la Open e la Rockstud Untitled, lo studio ha rilevato un impatto minore con il bio-based introdotto, rispetto a tutte le creazioni realizzate con i comuni combustibili fossili.