Che dei vini affinati sott’acqua o prodotti in anfora fossero già da tempo sul mercato è di certo risaputo, ma che si potesse affinare un vino in fondo al mare all’interno della stessa anfora con cui poi servirlo in tavola, prima dell’esperimento del Podere San Cristoforo di Gavoranno, nessuno se lo sarebbe mai immaginato.
L’azienda biodinamica del produttore Lorenzo Zonin ha infatti ideato il metodo “S’Amfora” prevedendo di invecchiare un Pinot Verdot all’intero di anfore d’argilla da 750 ml affondate a 15 metri di profondità nel cuore del Mediterraneo. Un processo innovativo senza pari al mondo che dopo nove mesi è in grado di dare alla luce un vino dalle note mature e dalle sfumature minerali e terrose che ben testimoniano la tipologia dell’affinatura. Un metodo che punta a rievocare proprio quanto accadeva sui banchetti di millenni fa, al tempo di Fenici, Greci e Romani.
“Il fascino di quest’idea è legata sia all’importanza del vino per gli antichi popoli del Mediterraneo che ai molteplici ritrovamenti di anfore vinarie, prima nella terraferma e poi in mare”, questo il commento di Lorenzo Zonin in merito allo spunto storico-scientifico da cui è nato il progetto.
Dopo 4 anni di studi e svariati esperimenti il metodo “S’amfora” è stato messo in pratica solo all’inizio di quest’anno con l’immersione della prima partita da 600 anfore. Esse, realizzate a mano e rifinite con il sigillo di autenticità della Cantina, saranno estratte entro la fine di questo mese in modo da essere rese disponibili al pubblico entro la metà di dicembre. Il prezzo stabilito sarà di 200 euro.