Entro il 2025 la Cina sarà il primo mercato del lusso mondiale. La previsione è contenuta in un recentissimo report della società di consulenza Bain & Company, secondo cui il fatto che la Repubblica Popolare sia uscita prima degli altri dall’emergenza legata al Covid-19 ha permesso al mercato domestico cinese di crescere. Nonostante il distanziamento sociale, i consumatori hanno aumentato i consumi in gioielli, ma anche di cibi e vini pregiati.
Tra gli altri fattori che potrebbero portare la Cina a crescere al punto da diventare il primo mercato mondiale c’è la ridotta mobilità internazionale. Come è noto, gran parte dei consumi di beni di lusso da parte della popolazione cinese avveniva all’estero (non a caso il turismo negli Usa ma anche in Italia risente proprio della mancanza di viaggiatori orientali). Il risultato è che i consumi nel paese del Dragone hanno registrato un incremento anomalo se confrontato con gli anni passati.
A fine 2020 la Cina dovrebbe essere l’unico Paese a riportare un aumento, che Bain stima del 44%, della spesa in beni di lusso, a 44 miliardi di euro. Tutto questo mentre a livello globale le vendite di beni di lusso personali come vestiti, gioielli e accessori dovrebbero registrare una flessione per la prima volta dal 2009 a livello globale del 23% a 217 miliardi di euro (il più drastico calo annuale mai registrato da Bain). .
Interessante anche il dato riguardante le vendite online, cresciute dal 12% al 23% in quest’anno e che sempre secondo le previsioni di Bain, nel 2025 saranno destinate a rappresentare il primo canale di vendita, con una quota intorno al 30%. Non a caso un colosso del settore come Farfetch ha di recente siglato un importante accordo con Alibaba proprio per portare sempre più cinesi su piattaforme di shopping via web.