Per le sue mille e svariate vicissitudini è indubbio che il 2020 verrà ricordato come uno dei più complicati anni della storia moderna, uno di quelli che si desira possa finire al più presto e che invece sembra voler durare all’infinito.
Da gennaio ad oggi sono numerosi i momenti rilevanti, citati dalla piattaforma Stylight, che hanno rivoluzionato l’intero settore moda causandone una vera e propria ridefinizione delle consuetudini. Il fatto più significativo lo si deve allo scoppio della pandemia con conseguente stravolgimento della maggior parte delle sfilate. Quella di febbraio è stata infatti l’ultima Fashion Week a cui sia stato possibile partecipare fisicamente. Da marzo le maison di tutto il mondo hanno così dovuto reinventarsi e concepire nuovi format pur di adeguarsi alle limitazioni imposte.
Nel corso del primo lockdown si è quindi registrata anche una variazione delle tipologie merceologiche più ricercate, si è passati dai prodotti più classici, come camicie e tailleur, ad un picco di indumenti per lo sport o per la casa, come tute, leggings e pigiami, facendo registrare un incremento dei click fino al 245%. A seguire si sono poi rapidamente imposte come nuovo must-have anche le mascherine distribuite delle principali case di moda e di lusso.
L’estate è poi arrivata portando con sé una ventata di respiro anche per l’Italia. Milano e Parigi hanno quindi dato il via alle loro prime digital fashion week, ospitando grandi brand come Gucci, che ha lanciato la collezione “Epilogue” con una live stream di 12 ore, Valentino, che ha sintetizzato la sua collezione in appena 16 stilosi look, ed infine, tanto per citarne ancora uno, JW Anderson il quale ha presentato i capi della collezione sotto forma di Show box.
Per Gucci quello è stato l’ultimo appuntamento programmato, da quel momento la maison ha infatti avviato una linea decisamente controcorrente svincolando ogni futuro evento dai canonici calendari internazionali, come testimoniato dall’attuale GucciFest e correlata miniserie online. Insomma, in questi ultimi mesi Gucci ha fatto davvero molto parlare di sé, suscitando persino non poco scalpore dopo la presentazione, dapprima, della modella con sindrome di down Ellie Goldstein e, tra le 100 donne più belle al mondo, l’armena Armine Harutyunyan.