Da quando la cantina altoatesina San Michele Appiano si è affidata all’enologo Hans Terzer ha avviato una serie di produzioni inedite e prestigiose di cui la più rilevate su scala internazionale è senz’altro Appius. Nata come una semplice sperimentazione, i risultati dal 2010 ad oggi sono andati sempre crescendo e la Cuvée oggi è considerata come la bottiglia più prestigiosa della Cantina.
Dopo 12 mesi di affinamento in piccole botti in legno Appius viene lasciato maturare in serbatoi d’acciaio per quasi tre anni. Ecco, quindi, che siamo solo oggi in grado di degustare l’annata 2016, sua settima edizione. Appius 2016 si compone al pari delle precedenti annate di sole uve bianche di Chardonnay (58%), Pinot Grigio (22%), Pinot Bianco (12%) e Sauvignon Blanc (8%), escluso invece per la prima volta l’emblematico Gewürztraminer.
Dotata di prodigiosa lunghezza, questa settima Cuvée si presenta alla vista con un colore giallo paglierino brillante, al naso intensa e diretta, fusione fra erbe aromatiche e fragranze floreali, infine al palato fresca ed equilibrata con una consistente nota di mineralità.
Secondo la filosofia di San Michele Appiano un buon contenuto deve poter distinguersi fin dal suo contenitore, ecco quindi che la bottiglia di vetro scuro si presenta estremamente elegante e raffinata grazie soprattutto all’etichetta su cui campeggia una stella lucente, simbolo della libertà poetica di Terzer. L’edizione 2016 di Appius è limitata ad appena 6 mila unità, ciascuna numerata, suddivise nei tre formati da 75, 150 e 300 cl.