La lotta per l’inclusività e l’uguaglianza è uno dei temi più toccati degli ultimi tempi in tutti i settori che giocano un ruolo importante nelle nostre vite. Uno tra questi è sicuramente il mondo del lavoro che permette all’individuo di sentirsi parte della società ma sopratutto di essere indipendente.
In molti casi non è del tutto facile poter godere di una buona posizione lavorativa a causa di molte discriminazioni di cui la nostra società è satura. Per la promozione dell’inclusività lavorativa, ad esempio, la campagna globale ”The Hiring Chain’‘, indetta da CoorDown il 21 marzo scorso, ha portato avanti una delle poche azioni concrete per poter inserire facilmente nel mondo del lavoro anche chi è affetto da sindrome di Down.
La maison italiana di alta moda Salvatore Ferragamo ha risposto all’appello della campagna assumendo la prima persona con sindrome di Down., un grande passo avanti per il brand che dimostra di mettere tutto il suo impegno anche in ambito sociale. Dopo il video “The Hiring Chain”, più di 900 aziende nel mondo hanno mostrato il loro interesse a supportare questa campagna di sensibilizzazione che ha creato tante opportunità per molte persone affette dalla patologia.
Più persone con sindrome di Down al lavoro, maggiore sarà anche il loro riconoscimento come dipendenti di valore, eliminando definitivamente ogni tipo di stereotipo in ambito lavorativo e non solo. Nel caso di Ferragamo, grazie al supporto dell’associazione Trisomia 21 di Firenze, per il nuovo dipendente e per tutti quelli a venire, è previsto un affiancamento formativo e un tutoraggio di fondamentale importanza per l’inserimento adeguato sul posto di lavoro presso una delle sedi fiorentina del marchio.
” Speriamo che in Italia altre aziende seguano l’esempio virtuoso di Salvatore Ferragamo e decidano di dare un’occasione ad altri adulti con sindrome di Down e disabilità intellettiva. L’inclusione lavorativa, oggi più che mai, non è solo un diritto da garantire per ogni persona, ma porta benefici nel contesto lavorativo e nella società tutta” ha dichiarato Antonella Falugiani, la Presidente di CoorDown.