La Vespa è ancora molto…vispa, anche a 75 anni!
Uscita in commercio, per la prima volta, proprio il 23 aprile 1946, la Vespa ha rappresentato un successo assoluto per la motorizzazione italiana di quei tempi, nemmeno un anno dopo la Liberazione, e un trionfo dell’industria italiana, in questo caso la Piaggio, per i successivi anni del boom economico.
La Vespa, dunque, non è soltanto un mezzo di trasporto da un luogo all’altro, ma anche un mezzo di passaggio da un’epoca all’altra, un vero simbolo dello sviluppo economico e sociale del Belpaese, poi “decollato” anche all’estero grazie a fermo-immagini indimenticabili, come le celeberrime scene di “Vacanze Romane” (1953), con Gregory Peck e Audrey Hepburn in giro per Roma. a bordo proprio della Vespa. E, più recentemente (1993), con la Vespa 125 blu di Nanni Moretti in “Caro Diario”.
Dalla primavera del 1946, sono stati prodotti 19 milioni di esemplari della Vespa e non poteva certo mancare un modello celebrativo di questo compleanno: una serie speciale “75th”, assemblata nello stabilimento di Pontedera (Pisa), dove la Vespa ha visto la luce grazie alla geniale intuizione di Enrico Piaggio, che – dopo averla “inventata”, disegnata dall’ingegner Corradino D’Ascanio – la chiamò così perchè gli ricordava proprio la forma di una vespa…
Per il suo 75° compleanno, la Vespa si presenta – come detto – in una serie speciale “Vespa 75th”, disponibile per Vespa Primavera (nelle cilindrate 50, 125 e 150 cc) e per Vespa GTS (nelle cilindrate 125 e 300 cc).
La scocca della “Vespa 75th” si colora dell’inedito metallizzato “Giallo 75th” che, studiato espressamente per questa occasione, reinterpreta in chiave contemporanea le cromie che andavano di moda negli anni ’40. Sulle fiancate e sul parafango anteriore compare il numero 75 in una tonalità più accentuata, a creare un elegante tono su tono, come anche nella vista frontale, dove la tradizionale “cravatta” è rifinita in tinta opaca giallo pirite.
La scocca della “Vespa 75th” si colora dell’inedito metallizzato “Giallo 75th” che, studiato espressamente per questa occasione, reinterpreta in chiave contemporanea le cromie che andavano di moda negli anni ’40. Sulle fiancate e sul parafango anteriore compare il numero 75 in una tonalità più accentuata, a creare un elegante tono su tono, come anche nella vista frontale, dove la tradizionale “cravatta” è rifinita in tinta opaca giallo pirite.
La Vespa è commercializzata in 83 paesi di tutti i continenti del pianeta ed è oggi il veicolo a due ruote più famoso e amato al mondo. I collezionisti si contendono i pezzi più pregiati, anche a prezzi folli, soprattutto per i modelli storici prodotti dalla Piaggio.
Sono tre i siti produttivi della Vespa: ovviamente Pontedera, la “casa madre”, la cui produzione è destinata all’Europa, all’America e a tutti i mercati occidentali, Vinh Phuc, in Vietnam, che serve il mercato locale e i paesi orientali e in India, nel modernissimo impianto di Baramati, aperto nel 2012, dal quale escono le Vespa per il mercato indiano e del Nepal.
A metà degli anni 2000 la produzione annuale della Vespa era attorno alle 50.000 unità: da allora – nonostante l’agguerrita concorrenza degli scooter – c’è stata una crescita costante, che l’ha portata a superare quota 100.000 pezzi prodotti all’anno nel 2007 e le 200.000 unità dal 2018, anno dal quale è disponibile anche una versione completamente elettrica.
Lunga vita, quindi, alla Vespa!
Non vediamo l’ora di raccontare il traguardo dei 100 anni di storia. Ma ci sono anche tanti chilometri da macinare…
Non vediamo l’ora di raccontare il traguardo dei 100 anni di storia. Ma ci sono anche tanti chilometri da macinare…