Nonostante aprile sia il mese del design, l’edizione del Milano Design City sarà totalmente diversa come è accaduto anche in occasione della Milano Fashion Week, un altro importantissimo evento per la città meneghina.
Non ci saranno le strade colme di persone, le fabbriche dismesse trasformate in esposizioni sensazionali, gli eventi in ogni angolo della città, le mostre, i ristoranti con le lunghe code e la musica che risuona tra le vie. L’evento esclusivo sta andando in scema ma in modalità prevalentemente virtuale con alcuni eventi on-site, rispettando ovviamente le misure di sicurezza anti- contagio.
Giorni intensi che puntano a riconfermare Milano come protagonista nell’ambito del design in cui partecipano numerosi brand. Ad esempio, Interni presenta la Designer’s Week dedicata all’Industrial e Forniture Design ai quali seguiranno 12 giorni di talk all’istituto Marangoni che puntano sul made in Italy, sulla sostenibilità e sull’economia circolare.
I vari distretti partecipano virtualmente alla manifestazione attraverso i loro canali online. 5vie, il quartiere più antico e saturo di storia meneghina, ospita una serie di eventi sul design emergente, mentre Isola Design District con il suo Isola Design Festival presenta diversi progetti, talk, mostre e interviste a personalità internazionali. Ci sarà anche Rethink! Service Design Stories ovvero un festival organizzato dal Politecnico che tratta temi come l’innovazione e il service design.
Non mancano i progetti di marketing territoriale come Alpha District finalizzato alla rinascita artistica e culturale del Portello e delle aree circostanti e i percorsi espositivi come “Tecno: back to emotions & future work” che permettono di visitare online gli interni dei caselli daziari di piazza XXV aprile.
Gli showroom più importanti aprono le loro porte solo su appuntamento ma sono in programma anche degli eventi da vivere in presenza. Alla Biblioteca degli Alberi di Milano è stata allestita un’opera dell’architetto Mario Cucinella intitolata “United for Progress” realizzata in metallo e legno, con linee semplici ma circolari che si abbinano perfettamente a quelle geometriche del terzo parco di Milano.
L’installazione eco-sostenibile è esposta in un’arena aperta dove è possibile fermarsi e contemplare l’opera sui 12 gradoni che la costituiscono rispettando le norme di sicurezza. L’interna manifestazione concluderà con l’inaugurazione del Giardino Zen Teresa Pomodoro situato nella piazza Piola dove sorgerà l’opera artistica di Kengiro Azuma e una zona pedonale a forma di goccia contornata da alberi di ciliegio e panchine. Una location zen che verrà aperta al pubblico alle ore 17 e sarà accompagnata da musica, letture e danza.
Un piccolo passo avanti verso il ritorno alla normalità senza rinunciare alla cultura e all’arte del saper fare design che non vuole fermarsi.