L’immagine di una Galleria Vittorio Emanuele II con le serrande abbassate di certo non rientra fra i piani di rilancio economico che ci si può attendere da Milano. Ecco il motivo di organizzare un’asta per l’acquisizione di tre spazi espositivi attualmente in disuso. Si tratta delle vetrine di Piazza Duomo 21, precedentemente assegnate al brand di abbigliamento Ruggieri, e delle boutique nel corso centrale del Salotto fino a poco tempo fa in mano al cravattificio Zadi e alla storica coltelleria Mejana, quest’ultima costretta alla chiusura il mese scorso dopo oltre un secolo di attività.
Presentando entro il 15 maggio la propria offerta economica e tecnico-commerciale, potranno partecipare all’asta le seguenti categorie commerciali: abbigliamento, alta sartoria, accessori di design e pregio, profumeria di lusso, arte e antiquariato, arredamento, illuminazione d’autore, tecnologia multimediale, prodotti farmaceutici, gallerie d’arte e gioielleria. Tra i requisiti richiesti spiccano il prestigio dell’attività commerciale nel campo del made in Italy o internazionale e la qualità estetica del progetto in rapporto all’alta funzionalità degli ambienti. Saranno inoltre valutate le fasce orarie di apertura al pubblico.
La base d’asta per gli spazi di Piazza Duomo 21 da 47 metri quadri è fissata a 136.291 euro di canone annuo, per la boutique da 101 metri quadri in Galleria (ex Zadi) a 292.880 euro, mentre per il punto vendita ex Mejana da 50 metri quadri a 144.990 euro.
“Il percorso di valorizzazione della Galleria non si ferma. Siamo fiduciosi di poterci allineare alle attese di ripresa per tutto il commercio cittadino e siamo convinti che la Galleria tornerà ad essere il Salotto che siamo stati abituati a conoscere in questi ultimi anni”. Queste le parole di Palazzo Marino, determinato a rilanciare a tutti i costi la sua arteria più storica.