Un conto è avere la percezione dell’aumento dello shopping online e un altro conto è vedere dati che confermano la sensazione. Se nel 2020 erano state le chiusure di primavera a spingere l’e-commerce, la tendenza non è sparita nel 2021 e anzi è stata confermata nei primi saldi invernali, rappresentando per molte regioni italiane quasi l’unica alternativa allo shopping nei negozi fisici.
Secondo le recenti analisi rese note da Qaplà (sistema integrato che permette di gestire contemporaneamente il tracking delle spedizioni, attività di customer care e di marketing automation) nel Centro-Sud, dove c’è maggiore digital divide, si è registrata una crescita evidente del numero di spedizioni nel periodo tra il 7 e il 31 gennaio 2021 rispetto allo stesso range di tempo nel 2020: in Calabria del +31,9 %, seguita dal Lazio con +20,7%, dalle Marche con +20,5%, la Sicilia con +18,7%, la Campania con +18%, il Molise con +16,8% e la Sardegna con +8,90%.
Al Nord invece l’aumento è stato del 13,50% in Friuli Venezia Giulia, dell’11% in Trentino Alto Adige mentre più contenuto nelle regioni più digitalizzate come Lombardia (4,4%) o Emilia-Romagna (2,5%). Le percentuali osservate, mostrano un aumento degli acquisti online a livello nazionale, con alcune disomogeneità tra regioni.
Qaplà ha anche preso in esame alcuni settori merceologici per avere una visione più precisa e completa dei vari spaccati regionali. In Toscana, nonostante una diminuzione in generale del numero di spedizioni del 23,2%, le stesse sono aumentate dell’11% nel settore pet, del 24% nel settore wine&beverage, del 14% nel settore sportswear e del 26% nel settore jewelry. Lo stesso vale per la Valle d’Aosta che mostra una percentuale negativa del 5,80% di spedizioni, ma considerevoli aumenti nel settore sportswear (+50%) e nel settore wine&beverage (+125%).