Il Regno dell’Arabia Saudita sta imprimendo un’accelerazione significativa allo sviluppo turistico del Mar Rosso, trasformando l’area in una destinazione di lusso che punta su sostenibilità, infrastrutture di alto livello e collegamenti internazionali che includono anche l’Italia.
Resort di alta gamma e aperture imminenti
Sotto l’ombrello di Red Sea Global (RSG), oltre una dozzina di resort sono già in attività o in via di apertura. Tra questi The St. Regis Red Sea Resort e Nujuma, una Ritz‑Carlton Reserve, che incarnano l’ideale di ospitalità sia scenografica sia responsabile dal punto di vista ambientale.
Su Shura Island, RSG ha confermato che nei prossimi giorni verranno inaugurate nuove strutture ricettive di lusso, comprese unità abitative esclusive.
Aerei, aeroporti e nuove rotte verso l’Europa
Un elemento centrale nel piano è il potenziamento delle connessioni aeree. Il Red Sea International Airport, aperto per voli nazionali già dal 2023, ha cominciato a ricevere voli internazionali a partire dal 2024.
La compagnia di bandiera Saudia si prepara a essere il primo vettore a operare collegamenti internazionali da/per questo scalo.
In parallelo è stata siglata una partnership strategica tra Red Sea Global e Riyadh Air, con l’obiettivo di rafforzare la visibilità del progetto e studiare rotte che colleghino direttamente la destinazione con mercati europei e globali.
Milano nel mirino: un volo italiano?
Fonti giornalistiche italiane e internazionali suggeriscono che si stanno valutando rotte dirette dall’Italia verso il Mar Rosso, con possibilità concrete che Milano diventi uno dei punti di partenza. Questo inserimento rafforzerebbe il ponte tra la penisola italiana e il turismo saudita di alto livello, sia per vacanze che per turismo d’affari.
Visione 2030 e sfide future
Tutti questi progetti si inseriscono nella cornice di Vision 2030, il piano strategico saudita che mira a diversificare l’economia, ridurre la dipendenza dal petrolio e sviluppare il settore turistico su scala sostenibile. RSG persegue un modello rigenerativo, che include fonti rinnovabili, progetti di tutela ambientale e infrastrutture concepite per avere impatto minimo.
Tuttavia le sfide non mancano: i tempi di realizzazione, l’equilibrio tra preservazione naturale e sviluppo turistico, nonché la capacità di attrarre flussi turistici internazionali costanti e di alto livello.


