Etro ha presentato la collezione FW25 con una narrazione che affonda le radici nel mito. Le antiche leggende raccontano di api nate dalle lacrime di una divinità, simbolo di trasformazione e rinascita. Da questa suggestione prende vita una passerella che si trasforma in un viaggio nel tempo e nella materia.
Un’installazione firmata dal collettivo Numero Cromatico diventa una sorta di tela su cui si animano figure mitologiche e creature estinte. Il direttore creativo Marco De Vincenzo propone una visione audace e innovativa, caratterizzata da un equilibrio tra tradizione e sperimentazione.
La collezione si distingue per l’impiego di tessuti ricercati e lavorazioni che donano tridimensionalità agli abiti. Materiali corposi e sovrapposizioni creano un effetto dinamico, mentre stampe, ricami e dettagli sartoriali conferiscono profondità e movimento. Le silhouette abbracciano il corpo per poi aprirsi in forme fluide e asimmetriche.
Denim e velluto a coste ospitano motivi ispirati a una flora fantastica, mentre le lane spazzolate e le maglie ricamate donano calore e struttura. Gli accessori evocano mondi lontani: gioielli decorati con figure aliene, api racchiuse nell’ambra e dettagli che richiamano una zoologia immaginaria. L’artista coreana Maria Jeon ha contribuito con ricami evocativi che arricchiscono abiti e borse.
Elemento distintivo della collezione è la pelliccia di lana, che si fa simbolo di una forza primordiale e selvaggia. Questo materiale impreziosisce cappotti e copricapi, donando un tocco arcaico e sofisticato. Anche l’uomo si immerge in questa estetica metamorfica, con giacche, duffle coat e cappotti vestaglia che ripropongono gli stessi motivi e lavorazioni. Il velluto si accende di riflessi cangianti e psichedelici.
Etro FW25 si configura come un’esplorazione del passato e del futuro, un dialogo tra mito e contemporaneità. Il magma creativo della maison ribolle e si trasforma costantemente, dando vita a una moda che attraversa epoche e culture, restando sempre in continua evoluzione.