Ancora una volta, il linguaggio della moda si rinnova, e con esso il codice estetico di Prada. Quando un paradigma stilistico sembra giungere a saturazione, Miuccia Prada sceglie di interrompere la frase e iniziare un nuovo capitolo, mantenendo la sua firma inconfondibile, ma portando l’innovazione sempre un passo avanti. Il risultato? Una collezione che appare fresca e inedita, pur rimanendo ancorata all’identità del marchio.
Due elementi distintivi caratterizzano Prada e non possono essere replicati se non dalla sua creatrice (anche quando condivide il processo creativo con Raf Simons, come avviene da anni). Il primo è la capacità di smascherare le illusioni imposte alla femminilità; il secondo è la radicalità delle scelte, sempre coerenti con la propria visione e senza concessioni se non alla storia e all’autenticità.
“Ci siamo interrogati sul concetto di glamour e il suo rapporto con la femminilità. Cos’è il bello? Come viene percepita la femminilità oggi?” spiega Miuccia Prada. Un tema che potrebbe sembrare ormai sviscerato, eppure continua a generare nuove domande e interpretazioni. La prospettiva adottata non è quella del canone estetico, bensì della percezione stessa della bellezza e dell’identità di genere.
Prada da sempre invita a riflettere sulle narrazioni imposte alle donne, su quelle convenzioni sociali che vengono assimilate fino a diventare verità inconfutabili. La collezione attuale ribadisce questo approccio: cosa significa, oggi, essere femminili? Una domanda che si potrebbe estendere anche al concetto di mascolinità, con esiti forse sorprendenti.
La collezione
Mentre il mondo della moda sembra regredire verso un ideale di perfezione artefatta, Prada e Raf Simons lavorano per scardinare questo effetto anestetizzante. Ecco allora che un robe manteau suggerisce un’eleganza classica, ma una gonna a vita alta, fermata da fiocchetti giocosi, spezza l’armonia, creando un contrasto inaspettato con cappotti strutturati e abbottonature audaci.
L’atmosfera richiama certe riflessioni di Umberto Eco sul fascino dell’imperfezione. Questa collezione sembra voler annullare la monotonia del “quiet luxury”, il trend minimalista che ha dominato negli ultimi anni. Lo dimostrano capi che sembrano portare le tracce del loro stesso processo di creazione: cappotti pressati con pieghe visibili, cuciture volutamente lasciate grezze, dettagli che esaltano la bellezza dell’incompiuto.
Un nuovo concetto di eleganza
“C’è un’idea di liberazione in questa collezione”, afferma Raf Simons. “Liberazione delle forme, delle idee, della percezione stessa della moda.” Gli abiti trasformano chi li indossa, e non viceversa. Cappotti con colletti decostruiti, proporzioni volutamente alterate e tagli netti raccontano una visione inedita dell’abbigliamento.
Negli ultimi anni, Prada si è distinta come uno dei pochi brand capaci di influenzare il futuro della moda in maniera radicale. Con la collezione autunno-inverno 2025/26, Miuccia Prada e Raf Simons continuano a interrogare il concetto di femminilità, celebrando la bellezza dei contrasti. Look dall’apparenza bon ton si mescolano a dettagli ribelli: capelli spettinati, sguardi persi, ambientazioni industriali abbinate a elementi decorativi aristocratici. Persino la colonna sonora riflette questa dualità, unendo sonorità classiche a ritmi elettronici.
La sfilata non detta regole, ma suggerisce un percorso di continua evoluzione. La femminilità non è un modello fisso da seguire, bensì una dimensione in movimento, personale e aperta.
Un elemento distintivo della collezione sono gli occhiali da sole con asticelle metalliche sottili e decorative, destinati a diventare un must-have. Un accessorio che sintetizza perfettamente il mix tra classicismo e modernità geek-chic.
Ciò che conquista di questa collezione è la sua estetica volutamente imperfetta: un omaggio al caos quotidiano, alle scelte fatte in fretta, a quella bellezza autentica che nasce dall’istinto. Una narrazione che trova un’eco anche fuori dalla passerella, con icone di stile come Elodie, impeccabile in un abito fasciante bianco, tacchi specchiati e occhiali dal design futuristico.
Ancora una volta, Prada dimostra che la moda non è solo estetica, ma anche pensiero e riflessione.