Hermes dà la carica a tutto il settore del lusso, pubblicando i conti sulle vendite del terzo trimestre, che sono risultati migliori delle attese, mettendo in ombra quelli deludenti pubblicati la vigilia, a mercati chiusi, da parte di Kering.
Alla Borsa di Parigi guadagna LVMH, mentre Kering segna il passo. A Milano sono in progresso le performance sia di Moncler sia di Brunello Cucinelli.
Nel terzo trimestre il gruppo francese di Faubourg Saint- Honoré ha registrato un giro di affari pari a 3,7 miliardi di euro, in progresso del 10% e dell11% a tassi costanti, emergendo rispetto alle altre case concorrenti che fanno i conti con una flebile domanda di prodotti di alta gamma.
La società ha registrato un buon trend in tutte le regioni geografiche, in particolare in Europa e Asia Pacifico, tanto che il presidente esecutivo della società, Axel Dumas, ha ringraziato clienti e dipendenti che hanno consentito di registrare “in un contesto economico e geopolitico incerto, una performance robusta”.
Il comunicato della maison ha riportato che nei primi nove mesi Hermes ha vantato una crescita del 7% in Asia, escluso il Giappone (0,6% e 1% a tassi costanti nel solo terzo trimestre)
“La regione è cresciuta nonostante un rallentamento del traffico nella Greather China osservato dalla fine dell’anno cinese”. Il Giappone, inoltre, ha vantato un rialzo delle vendite del 23% e le Americhe hanno registrato un +13%. L’Europa, esclusa la Francia, ha messo a punto un progresso del giro d’affari del 18% e la sola Francia del 14% ( +13,1%).
A livello di prodotti la divisione Pelletteria e Selleria ha avuto un ruolo di eccezione con un giro d’affari di 4,7 miliardi (14,7% e 17,3% a cambi costanti, nel solo terzo trimestre +12,7% e +14%).
Il ready to wear ha fatturato 3,29 miliardi, mentre è rimasta al palo la divisione seta e tessuti, con un giro d’affari di 646 milioni (-0,2 e +2,2% con un miglioramento nel terzo trimestre a +3%e +4%).
Profumi e bellezza hanno ottenuto ricavi per 388 milioni. È cresciuto il fatturato dei gioielli e prodotti per la casa, mentre invece gli orologi non hanno ottenuto una grande performance, fatturando 434 milioni. Nonostante il clima geopolitico incerto, Hermes conferma la propria ambizione di crescita nel mercato internazionale e Bernstein raccomanda un investimento sulle azioni di Hermes per proteggere il portafoglio dalle difficoltà della seconda parte del 2024, caratterizzata da un rallentamento dell’economia a livello globale, dati anche i problemi strutturali presenti in Cina.
Jefferies invita a comprare azioni di Hermes, per le quali indica un target di prezzo pari a 2460 euro.