Roma, Milano, Firenze e Venezia, con un crescente interesse anche per Napoli sono le destinazioni più ricercate dagli operatori alberghieri. E’ quanto emerge da una ricerca contenuta nel ‘Savills Hotel Operator Survey 2024‘, che ha coinvolto i principali operatori alberghieri nazionali ed internazionali, con oltre 500 strutture e più di 65.000 camere gestite o affiliate nel Paese.
Dario Leone, Head of Hospitality & Leisure di Savills in Italia: “I risultati dell’indagine confermano l’interesse sempre elevato degli operatori alberghieri verso il nostro mercato. In una prospettiva di espansione nel contesto italiano, si registra un’attenzione crescente per le strutture business e per i luxury/trophy assets. Con riferimento ai target di clientela è interessante evidenziare come la maggior parte degli operatori alberghieri coinvolti nello studio identifichi i segmenti Leisure e Bleisure come i principali target su cui puntare nei prossimi anni”.
In termini di tariffe, dopo gli ottimi risultati raggiunti nel 2023, gli operatori si attendono per il 2024 ancora un trend di crescita per quanto riguarda i luxury hotel (48% degli operatori intervistati) e di stabilizzazione nelle strutture resort/stagionali (per il 41%). Relativamente ai tassi di occupazione ci si aspetta una sostanziale stabilizzazione nelle strutture cittadine con una leggera contrazione per il segmento luxury.
Dario Leone conclude: “Un’altra tematica di grande attualità emersa dall’indagine riguarda la difficoltà nel reperire personale qualificato nelle strutture ricettive. Questo trend è stato ampiamente confermato dagli operatori che evidenziano come oggi sia più complesso trovare personale (es. cuochi/camerieri, addetti alle pulizie delle camere e staff dedicato alla manutenzione)”.
Con riferimento alla tipologia di contratti di gestione, il 53% degli operatori alberghieri intervistati è interessato ad espandersi in Italia sia tramite contratti di affitto sia di management. Il 43% degli operatori alberghieri è disposto ad offrire contributi per le ristrutturazioni al fine di concludere nuove operazioni in Italia. Infine, il 56% degli operatori alberghieri si dichiara pronto ad offrire canoni di affitto più elevati nel caso di strutture che soddisfano requisiti ESG.