Lo slime che scivola dal soffitto per finire in una grata metallica tutta rosa, la colonna sonora di ‘Vertigo’, l’hitchcockiano ‘La donna che visse due volte’, ad accompagnare la sfilata della collezione per la prossima estate del duo Miuccia Prada-Raf Simons.
“Non volevamo filosofeggiare o raccontare storie sull’abbigliamento” premette Miuccia Prada, ma anche questa collezione è a suo modo un racconto, e non solo di stile. “Per questa collezione, – è la premessa di Miuccia Prada – volevamo concentrarci sul lavoro, sui metodi, sulle tecniche e sul valore. C’è un rispetto per il nostro mestiere come stilisti e per l’atto di creare vestiti. Gli abiti parlano da sé”.
Le frange sono un leitmotiv in collezione e si riproducono su molti capi esaltando l’idea di movimento in un perpetuo rintocco di passi. Lo stesso movimento perpetuo degli abiti impalpabili di organza e di gazar, perfetti per attraversare un tunnel del vento. Dall’altro lato c’è poi il maschile. Stringate di pelle nera indossate con un calzino scivolato spiccano sulle gambe lasciate nude da shorts minimali, nei quali sono infilate giacche e camicie mannish dalle maniche esagerate. Cappotti cocoon in pelle patchwork patinata avvolgono il corpo, maglioni percorsi da anelli metallici sono posati su polo in cashmere. Per look che mixano la sartorialità a una certa coolness street.
E, per ribadire il desiderio di valorizzare il saper fare del marchio, sfila in passerella una riproduzione in nappa della borsa creata da Mario Prada nel 1913 con un volto mitologico come chiusura ornamentale.