Boom di sandali Birkenstock: è l’effetto-Barbie!
Tutti li vogliono!
Il successo al botteghino del film di Greta Gerwing si sta ripercuotendo molto positivamente anche su consumi e tendenze: +110% di vendite di sandali Birkenstock nel mondo.
E, non a caso, la storica azienda tedesca (sede a Linz am Rhein, in Germania), da qualche giorno, ha presentato un’offerta pubblica iniziale (IPO) negli Stati Uniti, prevedendo di quotare le sue azioni alla Borsa di New York. I termini proposti per la vendita delle sue azioni non sono stati rivelati, ma l’offerta potrebbe conferire all’azienda un valore di oltre 8 miliardi di dollari
Tutto pianificato? Naturalmente sì, perchè uno sbarco alla Borsa della Grande Mela non si organizza in un battibaleno, così come tutto pianificato (magnificamente!) è stato anche il grande ritorno pubblicitario ottenuto con le scene del film “Barbie“, dove l’attrice Margot Robbie indossa un paio di Birkenstock modello Arizona color rosa.
Il celebre marchio fu creato addirittura nel 1774, all’inizio per realizzare scarpe ortopediche.
Nel 1897 Konrad Birkenstock realizzò la prima suola flessibile. Sbarcati negli anni ’60 negli Stati Uniti, i sandali Birkenstock vennero adottati dagli hippy, che ne apprezzarono il comfort senza fronzoli, vedendo anche il loro look “pratico” come un distintivo anti-moda.
Dal 2021 la società d’investimento L Catterton e il fondo del magnate francese del lusso Bernard Arnault, proprietario di LVMH, detengono la maggioranza azionaria dell’azienda, senza per fortuna snaturare lo stile inconfondibile del brand, che piace tanto (anche) ai radical-chic.
Possono piacere o non piacere, qualcuno dice che sono dure come legno e altri giurano che sono comodissime, ma le Birkenstock sono sempre le Birkenstock!
La Barbie lancia i sandali Birkenstock: sul mercato e alla Borsa di New York
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