Grazie a pubblicazioni scandalistiche e serie Netflix di grande successo, i ritmi delle vite dei reali di tutto il mondo (prevalentemente quelli inglesi) ci sono familiari o, almeno, ci permettono di ricostruire un quadro generale di rigidità, bon ton e regole ferree. Dall’alimentazione al galateo, è legittimo chiedersi se la corona valga la pena di vivere una vita di restrizioni tali, che influenzano anche la moda, formale e informale, che le figure di spicco della famiglia reale devono seguire.
Nel corso della storia, tuttavia, regine e principesse hanno infranto volentieri le norme di palazzo concedendosi qualche libertà sul proprio outfit: tra tutte, lady Diana è forse la donna che più ha messo in discussione il rigido protocollo della Royal Family, scegliendo una minigonna, ad esempio, per le sue lezioni di tennis o optando per gli iconici pantaloncini da ciclista e una comoda felpa universitaria; nelle sue apparizioni formali fu una corona gioiello a stravolgere il dress code.
Anche Kate Middleton e Meghan Markle, tuttavia, hanno infranto le regole di palazzo in almeno due occasioni. Kate ha indossato una collana troppo vistosa per i gusti dei reali durante un’intervista radiofonica, ossia un ciondolo a forma di cuore in ottone e oro firmato Laura Lombardi, mentre Meghan (anche se ormai distaccata da Buckingham Palace) ha scatenato un putiferio grazie a una catenella da mano firmata dal brand di gioielli etici Carbird.
Buco nell’acqua per la principessa Michael di Kent, invece, che scelse di indossare una spilla dai toni razzisti realizzata dal marchio Blackamoor durante un evento in cui partecipava anche Meghan Markle, birazziale, e per Beatrice di York che, con un cappellino opera di Philip Tracey, è riuscita a distogliere l’attenzione dallo storico matrimonio tra William e Kate, e che tutt’ora continua a stupire (se così possiamo dire) con i suoi copricapi a dir poco eccentrici.