Il colossal dei social cinese ci riprova, dopo un brusco rifiuto da parte del mercato occidentale: TikTok Shop torna a corteggiare Stati Uniti ed Europa per poter condividere anche con l’oltreoceano il suo servizio di streaming e rivendita, già molto popolare in Cina grazie alla presenza di influencer, sellers di lusso e protagonisti dell’industria dell’alta moda.
Il secondo tentativo sembra aver fatto centro, perché, secondo alcune indiscrezioni del Financial Times, la piattaforma californiana TalkShopLive sembra aver firmato una partnership proprio con le alte sfere del social media cinese.
TikTok Shop potrebbe davvero arrivare così negli Stati Uniti, mettendo di nuovo piede in Occidente dopo il suo esordio in Regno Unito dell’anno scorso, notizia che non impatta soltanto TikTok, ma anche la sua piattaforma “sorella”, Douyin: l’app ha infatti registrato vendite più del triplo anno su anno nei 12 mesi fino a maggio, un successo assoluto che si deve a 10 milioni di prodotti venduti e 9 milioni di trasmissioni e-commerce in diretta ogni mese.
Grande interrogativo tuttavia riguarda la sicurezza dei dati personali che ogni utente dovrebbe condividere con TikTok Shop. Il governo cinese non ha mai nascosto la sua politica riguardo la raccolta e la gestione delle informazioni ottenute dagli utenti, un modus operandi molto diverso da quello europeo e ancora più invasivo di quello americano; se il governo Trump aveva stroncato l’arrivo di TikTok Shop negli Stati Uniti proprio per questo motivo, il governo Biden sta svolgendo nuove indagini, lasciando forse intendere un possibile via libera per il social cinese.
“L’espansione del mercato per TikTok Shop è guidata dalla domanda, mentre noi esploriamo nuovi modi per soddisfare le esigenze della nostra community, dei creator e dei brand in tutto il mondo”, dichiara TikTok in una nota. “Il nostro obiettivo rimane lo sviluppo di un’esperienza di acquisto e di una proposta valida nei paesi in cui TikTok Shop è attualmente disponibile, come il sud-est asiatico e il Regno Unito”.