Il ritorno di Ennio Capasa nel mondo della moda è segnato da un nuovo marchio indipendente, nato tra le mura famigliari e completamente autofinanziato: l’esordio è programmato per il 22 Febbraio al Teatro degli Arcimboldi, durante il primo giorno della Milano Fashion Week.
Capasa Milano, infatti, non coinvolge soltanto Ennio Capasa nel ruolo di direttore creativo, ma anche il fratello Carlo Capasa, presidente di Camera Nazionale della Moda italiana, la mente strategica del nuovo brand, e la sorella Rita Capasa, basata a New York e pronta ad occuparsi della componente business e marketing del marchio.
“Sono cambiato e tutto è cambiato a una velocità incredibile, ma i valori e il mio approccio rimangono” dichiara Ennio Capasa, mentre illustra quello che è un progetto personale e dalla vena riflessiva. Essenziale, per la nascita di Capasa Milano, è stata proprio la città di cui il brand prende il nome. “È la mia città da quando ho 18 anni, racconta la mia storia ed è la città perfetta per creare moda, una delle migliori al mondo”.
Un altro luogo di assoluta importanza per i fratelli Capasa è la Puglia, loro regione di origine e possibile sede per un futuro stabilimento del marchio. “La regione è così avanti quando si tratta di produzione di moda” aggiunge Ennio Capasa “Offre grandi possibilità di sviluppo industriale. La forza dell’Italia nella sartoria si aggiorna con la tecnologia“.
La consapevolezza del direttore creativo è il risultato di quello che sembra essere un lungo periodo di rielaborazione e riscoperta artistica, una riflessione che tocca temi cari a tutti gli amanti della moda e assolutamente intramontabili.
“Durante una crisi o in momenti più delicati e difficili, servono più energie, un punto di vista forte. Se si interviene, ci sarà una risposta. È un momento sociale stimolante” conclude Ennio Capasa “Negli anni 90 la moda era più incentrata sull’estetica, mentre ora è più questione di etica ed è importante che le due cose si sovrappongano. Oggi i consumatori e il mercato sono più aperti, è più stimolante. È come se ci fossero più ingredienti con cui creare. Il cambiamento epocale nella comunicazione si traduce in una maggiore flessibilità creativa e si apre all’impollinazione incrociata. I brand hanno una forte responsabilità dal punto di vista sociale“.