Proseguire lungo il proprio percorso contraddistingue Zegna fin dal 1910. La strada tracciata è così radicata nei valori e nelle azioni del brand da diventare un inedito segno grafico che ne definisce l’identità.
La strada di Zegna prende vita dalle montagne e attraversa l’Oasi Zegna, un territorio ad accesso libero in Piemonte. Questa strada, conosciuta come la 232, definisce da sempre il percorso del brand. Intessuta nella trama di tutto ciò che ha realizzato in 112 anni, la strada richiama la verità essenziale del fondatore: creare il futuro nel presente seguendo i propri sogni.
Questa strada si sostanzia in un mindset assoluto che, nella visione del Direttore Artistico Alessandro Sartori, si concretizza in un’idea precisa di guardaroba maschile, contestualizzato nel qui e ora. La reinterpretazione sartoriale, iniziata un anno fa, ha creato un proprio linguaggio organico: un registro di nuove forme e funzioni che coniuga estetica, etica e performance. In fondo un vocabolario è una sorta di organismo vivente: un percorso diretto alla verità che si dispiega e si trasforma, si consolida e cresce con il trascorrere del tempo.
“Osservo il mondo attraverso lo sguardo di Zegna. La realtà in cui viviamo ha bisogno di adattabilità, ci richiede di essere fluidi. Tradurre questa idea in abiti significa costruire una grammatica di forme e texture che matura e si consolida nel tempo, rispondendo alle esigenze del momento. Mi piace continuare ad esplorare la nozione di ibrido, perché è dal superamento di categorie convenzionali che nasce il progresso”, afferma Alessandro Sartori.
Con decisione e sensibilità la collezione esamina come dovrebbe essere lo stile contemporaneo: funzionale e personale, comodo e non conformista, portavoce di un’idea evoluta del look formale che passa senza soluzione di continuità dai grandi spazi aperti alla vita indoor. Il tono è definito dalla stratificazione e dalla fusione di forme e funzioni: i cappotti a trapezio sono indossati sopra gilet di seta tecnica nastrata; le giacche a vento in ripstop sono di lana; le pelli più raffinate acquistano una mano gommata e sono tagliate come camicie con interni doppiati in cashmere, da indossare da sole o sotto un blazer; i pullover e i maglioni più caldi sono reinterpretati come outerwear. La divisione tra interno ed esterno, sopra e sotto è sfumata e reinventata di continuo.
La silhouette è fluida, ma netta, fatta da un insieme di capi unici: cappotti e giacche tabarro, capi funzionali, parka, anoraks e pullover, pantaloni che si assottigliano alla caviglia. Colletti, tasche e chiusure presentano dettagli discreti che portano il movimento in superficie, rendendolo parte integrante della costruzione del capo.
Forme e funzioni sono esaltate dalla scelta di tessuti densi, declinati in un ventaglio organico di colori. Gabardine #UseTheExistingTM, lana scuba, seta tecnica, denim di lana e l’inedito Oasi Cashmere definiscono le texture di look stratificati che fondono sfumature leggere color sale, bianco brina e grigio ardesia con note profonde di nero ebano e marrone mogano e accenti del color vicuna Zegna, ottone vintage e quarzo bordeaux scuro. La solidità generale delle superfici è interrotta da una riga tie & dye e jacquard che interpreta il nuovo segno grafico di Zegna, e da intricati motivi a rammendo presenti su maglie spesse e su maglie outerwear. Borse imbottite e capienti, stivali in tessuto scuba e goggles aggiungono il tocco finale.
La collezione è presentata con un film che capovolge costantemente il punto di vista, accostando spettacolari ambientazioni all’aperto con interni astratti, inquadrature pineali e dettagli in primo piano. Seguendo una strada ideale, la telecamera si muove e si sposta, coinvolgendo gli spettatori in un’esperienza visiva ed emozionale che culmina in una celebrazione del legame umano, espresso da una esclusiva performance del coreografo francese Sadeck Waff che rappresenta, attraverso il nuovo segno grafico del brand, la nostra artigianalità e le 160 mani che hanno creato la collezione.
La strada dell’innovazione e dell’evoluzione si afferma come l’unica da percorrere. Per Zegna, questa è la strada: la nostra strada, Made in Italy.