Negli ultimi 20 giorni, tra una disdetta e l’altra, a partire da Giorgio Armani, le sfilate fisiche sono passate dalle 23 annunciate dello scorso 13 dicembre alle 16 rimaste in calendario. Il format meneghino ospiterà 22 presentazioni; 18 contenuti digitali e 7 eventi per un totale di 53 brand per 60 appuntamenti.
“Rispetto al calendario provvisorio presentato in conferenza stampa il 13 dicembre, – spiega Carlo Capasa, presidente della camera nazionale della moda italiana – alcuni brand hanno cambiato la modalità di presentazione delle loro collezioni, trasformando le loro sfilate in contenuti digitali e/o presentazioni su appuntamento”.
In calendario tra gli altri con sfilate in presenza Zegna e Dsquared2 il 14 gennaio, Fendi e Dolce e Gabbana il 15, Etro e Prada il 16.
Su www.milanofashionweek.cameramoda.it, la piattaforma digitale della Camera, si potrà seguire anche l’ottava edizione del Fashion Film Festival, mentre la prima visione del film “Elio Fiorucci – Free Spirit“, prevista per lunedì 17 gennaio, è stata rimandata alla Milano Fashion Week Women’s Collection di febbraio. Sul fronte della sicurezza la Camera spiega di aver inviato a tutti i brand partecipanti il documento con le “Indicazioni operative per la redazione di protocolli per la tutela della Salute e Prevenzione del Rischio da contagio Covid-19 nella realizzazione di Sfilate di Moda”.
“Le Fashion Week di Milano in questi anni di pandemia – sottolinea Capasa – sono state riconosciute dagli addetti ai lavori, a livello internazionale, tra le più sicure e tutelanti, anche grazie al costante lavoro portato avanti con le Istituzioni, come ATS- Agenzia della Tutela della Salute della città Metropolitana di Milano ed il Comune di Milano e confermiamo quindi una Fashion Week che si svolgerà nel rispetto delle normative e restrizioni vigenti per garantire anche alle attività in presenza il massimo della sicurezza”.