Per il Bitter End Yacht Club è un nuovo inizio. Dopo la sua distruzione causata dall’uragano Irma nel 2017, il resort delle Isole Vergini britanniche è pronto a riaprire con una novità molto interessante per gli amanti del super lusso: i primi bungalow galleggianti della zona.
Situato nell’ultimo avamposto dell’isola, prima che il Mar dei Caraibi incontri l’Oceano Atlantico, Bitter End è soprannominato proprio “fine della linea”. Posizionato su 64 acri, l’ex ritiro di una proprietà privata è stato lasciato in mano alla famiglia Hokin nel 1973 ed è diventato molto presto la destinazione ideale per i marittimi.
In seguito al distruttivo uragano, il resort è stato chiuso per quattro anni, durante i quali la famiglia proprietaria ha dovuto occuparsi di un rifacimento della struttura a 360°. Il nuovo Bitter End 2.0, come gli Hokins sono abituati a chiamarlo, inaugura ora gli esclusivi Marina Loft, ovvero bungalow in legno affacciati sull’oceano e che prendono ispirazione dalle velerie d’epoca dove nell’antichità venivano progettate le vele.
Tutte le abitazioni sul mare sono distribuite su due piani e ogni angolo è una pura espressione del benessere e del relax che l’isola ha da offrire. Il primo livello presenta un ampio soggiorno e un bagno, mentre i secondo è dominato da una master suite con letto king-size.
Non può mancare una terrazza privata su entrambi i livelli e un’amaca in riva al mare per godere di una vista mozzafiato dal giorno alla notte. Al momento sono solo due i bungalow disponibili e pronti alla prenotazione, mentre altri 10 sono attualmente in fase di costruzione e saranno pronti nei prossimi anni.
Bitter End offre agli ospiti una nuova Piazza sul mare che si apre sul North Sound, diversi ristoranti, una club house, un bar sul lungomare, un centro per sport acquatici e uno store per lo shopping di Natale. “Abbiamo preso tutto ciò che abbiamo imparato in cinque decenni e l’abbiamo incorporato nella riprogettazione per rendere intenzionalmente omaggio alla nostra storia”, ha dichiarato Richard Hokin, patriarca della famiglia. “Allo stesso tempo, stiamo elevando i servizi e le offerte di ospitalità di Bitter End per creare un’esperienza di livello mondiale che delizierà i viaggiatori per le generazioni a venire”.
Il resort accontenta proprio tutti e ospiterà anche oltre 70 ormeggi, 25 moli, un nuovo porto turistico con due piani di lounge all’aperto e una terrazza.