Le nozze d’oro tra l’azienda di Marco Caprai e il mondo del vino, non potevano non essere celebrate che con una bottiglia in edizione limitata di Sagrantino (annata 2016). Quindi, il vigneron di Montefalco ha affidato all’artista Paolo Canevari di concepire un’etichetta che rappresentasse al meglio il proprio legame con il terroir, la storia e la cultura umbre. E il valore di un vitigno autoctono la cui riscoperta, proprio grazie ad Arnaldo Caprai, ad alcuni imprenditori illuminati, enologi e ricercatori, ha aggiunto un gioiello alla viticoltura italiana e mondiale. Il Sagrantino appunto. Paolo Canevari ha pertanto raccolto una sfida non da poco, ma è stato capace di sintetizzare in un’elegantissima etichetta il lungo racconto. Si è ispirato nientemeno che a la raffigurazione di un altro celebre matrimonio, Quello di Santa Caterina d’Alessandria, dipinto su tavola da Benozzo Gozzoli nel 1466. Nella etichetta il soggetto originario non lo si vede, ma una preziosa foglia d’oro (realizzata in collaborazione con collaborazione di Giusto Manetti Battiloro di Firenze dal XVII sec.) ne raffigura ritagliato il fondo e il formato.
La bottiglia di Montefalco Sagrantino Special Edition 2016 soddisfa insieme valori estetici e concettuali. Il vino contenuto poi fa la sua parte! Puro e pregiato artigianato vitivinicolo. Come la Arnaldo Caprai ci ha abituati, appunto, da cinquant’anni.
Le uve di Sagrantino accuratamente selezionate e provenienti dal vigneto Monte della Torre sono state vinificate con il contributo di Michel Rolland. L’enologo di Bordeaux ha introdotto nell’azienda, la prima e per ora unica in Italia, la vinification integral, un processo che esclude qualsiasi intervento meccanico e avviene interamente in barrique. Una pratica artigianale delicatissima che consente di estrarre senza alcun trauma da uve l’intera tavolozza di aromi e quindi ottenere un vino che possiede l’unicità di un’opera d’arte. Il ruolo dell’enologo fuoriclasse non è infatti quello di creare prodotti seriali, ma se mai distinti e distinguibili. Écoutez moi, voilà un vino con un potenziale di invecchiamento di 25, 30 anni.