La denominazione del Lugana DOC (riconosciuta già nel lontano 1967, la prima quindi della Lombardia) comprende diverse tipologie di vini, spumanti Metodo Classico e Charmat, il Lugana “base”, il Superiore, la Riserva e il Lugana Vendemmia Tardiva. Una notevole varietà pertanto che vanta tre caratteristiche fondamentali, l’immediatezza, la sapidità e la longevità. Parliamo quindi di vini discreti, se non addirittura ottimi, di pronta beva. E di vini con caratteristiche aromatiche distintive, tra cui la più evidente è una marcata, ma equilibrata mineralità. E infine di vini piacevolissimi anche dopo un lungo affinamento in bottiglia.
L’area del Lugana DOC si estende sul territorio a sud del Lago di Garda, dalla penisola di Sirmione fino all’entroterra compreso tra la Lombardia e il Veneto, tra le province di Brescia e Verona. Non è quindi particolarmente estesa, ma sia per la tipologia dei suoli sia per il microclima ha un’antica vocazione per la viticoltura. E i più brillanti vignaioli qui sanno come dalla vigna alla cantina ottenere il meglio secondo la loro filosofia produttiva. Ne abbiamo avuto conferma per esempio durante l’interessante masterclass organizzata a Milano nell’ambito dell’evento “Lugana. Armonie senza tempo” dal Consorzio Tutela Lugana DOC dove hanno anche sfilato circa cinquanta aziende.
Assaggio dopo assaggio, abbiamo quindi rilevato uno standard qualitativo davvero eccellente. Ma illuminante è stata appunto soprattutto la masterclass guidata da Sissi Baratella, suddivisa in quattro slot, studiati proprio per mettere in evidenza virtù e potenzialità del Turbiana. Su dodici assaggi abbiamo quindi stilato la nostra personale classifica:
Tra gli spumanti, il Lugana DOC Metodo Classico Brut Nature 2012, prodotto solo in bottiglie Magnum da Perla del Garda.
Tra i Lugana giovani, il Lugana DOC 2018 Cemento di Marangona.
Tra le Riserve, Lugana DOC Riserva Sergio Zenato 2017.
E nella ultima categoria il Lugana DOC Superiore 2001 di Ca’ Lojera.
I numeri del Consorzio Tutela Lugana DOC
– 2.500 ettari
– 5 Comuni
– 21.700.000 bottiglie prodotte (2019)
– 200 soci
– 180 viticoltori,
– 80 viticoltori puri
– 90 imbottigliatori
– 70% di quota export in 67 Paesi