Secondo un nuovo rapporto, Londra è sulla buona strada per avere lo skyline più affollato d’Europa, con quasi 600 grattaceli in cantiere. Il decimo rapporto di New London Architecture prevede che nella capitale sono previsti circa 583 progetti sopra i 20 piani, più del doppio rispetto ai 270 costruiti negli ultimi dieci anni.
londinesi, invece, non sono così convinti: secondo l’ultimo sondaggio metà dei residenti ritiene che ci siano già troppi edifici alti nella città e vorrebbe una pausa, contro il 32% di contrari un decennio fa. Almeno un grattacielo, però, resta molto amato: è lo Shard, progettato da Renzo Piano, che è stato votato il preferito in assoluto.
La crescita delle “torri” è alimentata dalla domanda di spazi per uffici in classe A+, da forti flussi di investimenti esteri e da un contesto burocratico favorevole. La tendenza è particolarmente marcata nella City (cuore di Londra), dove il numero di domande di costruzione presentate nel novembre 2023 è aumentato di un quarto rispetto all’anno precedente.
«Gli edifici alti hanno profondamente cambiato l’aspetto di Londra negli ultimi 20 anni e continueranno a cambiarlo nel prossimo decennio, dato il numero di progetti già in divenire», spiega Peter Murray, co-fondatore di Nla e uno degli autori del rapporto “Growing up: a decade of building tall”.
Il settore residenziale invece segna il passo: nonostante la “fame” di case, il numero di compravendite è calato a causa del rallentamento dell’economia e del brusco aumento dei tassi d’interesse, che ha fatto lievitare i costi dei mutui immobiliari. Chi non si può permettere di acquistare deve andare in affitto, e la domanda infatti è esplosa, così come i prezzi. Ma la densità abitativa in tutta Londra è aumentata notevolmente negli ultimi dieci anni, con Tower Hamlets che ha registrato l’aumento più drammatico, passando da 1.000 stanze abitabili per ettaro a quasi 5.000 stanze per ettaro.