Masciarelli Tenute Agricole continua a intrecciare arte e vino in un dialogo creativo e identitario attraverso il Masciarelli Art Project, giunto nel 2025 alla sua quinta edizione. Questo innovativo progetto, nato nel 2021 da un’idea di Marina Cvetic Masciarelli e della figlia Miriam Lee Masciarelli, accoglie ogni anno un artista o collettivo per realizzare un’etichetta in edizione limitata e un’opera site-specific, con l’obiettivo di offrire uno sguardo sempre nuovo sull’universo Masciarelli.
Per questa edizione, le protagoniste sono le visioni immersive del collettivo Anotherview, celebre per la creazione di “finestre digitali” che catturano scorci mozzafiato da ogni angolo del mondo. Gli artisti, durante la loro residenza al Castello di Semivicoli, hanno concepito un’opera originale che sarà presentata a giugno nella collezione permanente del relais. A questa si aggiungerà una speciale etichetta d’artista dedicata a uno dei vini più iconici della cantina: il Villa Gemma Montepulciano d’Abruzzo Doc Riserva 2020, prodotto di punta e simbolo dell’eccellenza enologica abruzzese.
Il Masciarelli Art Project ha già visto protagonisti di spicco come Job Smeets, Marcantonio, Agostino Iacurci e Francesco Simeti, contribuendo a trasformare il seicentesco palazzo baronale in un percorso espositivo in continua evoluzione. Quest’anno, il progetto si rinnova ancora, scegliendo come linguaggio espressivo la videoarte, medium potente e immersivo.
«Dopo aver esplorato i linguaggi della scultura, delle installazioni, della grafica e degli arazzi – afferma Miriam Lee Masciarelli – questa edizione segna una svolta rivoluzionaria, scegliendo come medium la videoarte: un mezzo espressivo potente, capace, proprio per la sua natura, di restituire al pubblico la nostra identità in modo autentico e coinvolgente».
Il tema scelto da Anotherview è la vendemmia, momento cardine nella vita di una cantina, colto non solo nella sua dimensione operativa, ma soprattutto nel suo significato simbolico. «La vendemmia è molto più della semplice raccolta dell’uva – raccontano gli Anotherview – è una celebrazione della terra, dei suoi frutti e delle infinite possibilità che racchiudono: un rituale collettivo, intriso di memoria e tradizione. Per questo abbiamo rivolto il nostro sguardo, e la nostra camera, verso le vigne, dando vita a un racconto visivo in cui lasciarsi trasportare e riscoprire la vera essenza delle tenute Masciarelli».
Attraverso questa nuova opera, Masciarelli conferma il suo impegno nel coniugare il valore culturale del vino con quello dell’arte contemporanea, dimostrando come tradizione e sperimentazione possano convivere armoniosamente in un racconto che parla al cuore e ai sensi.