In occasione della Milano Art Week 2025, la città si trasforma ancora una volta in un crocevia di linguaggi artistici, innovazione e cultura. Tra i protagonisti di questa edizione, spicca la collaborazione tra l’artista franco-svizzero Julian Charrière e Maison Ruinart, storica maison di champagne francese e partner ufficiale del Miart per il dodicesimo anno consecutivo.
Per la prima volta in Italia, vengono presentate le opere dell’artista nell’ambito del progetto “Conversations with Nature 2025”, una serie che esplora il rapporto tra l’essere umano e l’ambiente naturale, attraverso una riflessione visiva potente e profondamente contemporanea.
Un’alleanza tra arte e sostenibilità
La collaborazione tra Charrière e Maison Ruinart si inserisce in un percorso coerente con l’impegno della maison verso la sostenibilità e l’arte come veicolo di consapevolezza. L’artista, noto per le sue installazioni che intrecciano scienza, ecologia e storia, ha sviluppato un corpus di lavori che indaga i paesaggi trasformati dall’azione dell’uomo, invitando lo spettatore a riflettere sulle conseguenze ambientali delle nostre scelte.
Charrière ha visitato i vigneti di Ruinart a Reims, immergendosi nei ritmi e nei cicli naturali che guidano la produzione dello champagne. Questa esperienza ha dato origine a un’opera inedita che fonde materiali organici, elementi audiovisivi e fotografia, trasformando il paesaggio vitivinicolo in un teatro di riflessione poetica sulla trasformazione, il tempo e l’impronta umana sulla natura.
Un messaggio che attraversa il tempo
“Conversations with Nature” non è solo una mostra, ma una dichiarazione di intenti. Maison Ruinart, da sempre attenta all’ambiente e alla cultura, affida all’arte il compito di sensibilizzare e ispirare. Julian Charrière, con la sua poetica profonda e visionaria, riesce a trasformare il gesto artistico in un atto di responsabilità.
La presenza dell’artista a Milano ha rappresentato dunque un’occasione unica per il pubblico italiano di entrare in contatto con una delle voci più rilevanti della scena artistica contemporanea, e di riscoprire, attraverso il suo sguardo, il legame indissolubile tra natura, cultura e bellezza.