Apre al pubblico dal 26 febbraio al 13 aprile prossimo nel museo di Intesa Sanpaolo delle Gallerie d’Italia di Milano la mostra intitolata “Enzo Sellerio. Piccola antologia siciliana”, che vuole essere un omaggio al fotografo ed editore Enzo Sellerio, nato a Palermo nel 1924 e spentosi nel 2012, uno dei più interessanti intellettuali del Novecento, a chiusura del centenario della sua nascita.
L’esposizione, curata da Monica Maffioli e Roberta Valtorta, è realizzata in collaborazione con l’archivio Enzo Sellerio e presenta una selezione di 85 fotografie, per la maggior parte stampe d’epoca, a cui si aggiunge una serie di stampe da negativi originali inediti selezionati in occasione del centenario dal vasto e ancora in parte inesplorato archivio del fotografo. Una piccola ma preziosa antologica fotografica dedicata ai luoghi e alle persone della sua Sicilia, rivelata spezzando i tradizionali stereotipi visivi che a lungo hanno connotato la conoscenza dell’isola, per mostrare gli aspetti più realistici, simbolici e contraddittori, frammenti di vite, luoghi, comportamenti, osservati con uno sguardo libero, nutrito di storia dell’arte e del cinema, capace di ironia e dolcezza non privo di malinconia. Sono fotografie di un grande autore e di uno dei protagonisti del reportage italiano che si intreccia al neorealismo, vicino, per qualità narrativa e sintesi espressiva, alla fotografia umanista francese di autori come Henri Cartier Bresson , Robert Doisneau e Edouard Boubat.
Enzo Sellerio, nato a Palermo in una famiglia colta e cosmopolita, il padre fisico e docente universitario, la madre ebrea russa insegnante della sua lingua nell’ateneo palermitano , si forma negli anni ferventi dell’amicizia liberata e del dopoguerra e fonda, insieme alla moglie Elvira Giorgianni, la nota casa editrice, progetta e cura libri d’arte e di fotografia e inventa la grafica di tutte le collane, tra cui la celebre collana blu intitolata ‘La memoria’. È stato anche un grande collezionista e un raffinato interprete del suo tempo grazie alla fotografia, disciplina da lui praticata dai primi anni Cinquanta ai primi anni Settanta con grande consapevolezza e spirito critico, testimoniato anche dai suoi scritti. Voce autorevole della cultura siciliana, appassionato difensore della società civile e dei valori identitari dell’isola, ha rappresentato una figura di riferimento per molti altri fotografi artisti, studiosi e scrittori.
Il percorso espositivo presenta i nuclei fondamentali del lavoro svolto dal fotografo in un ventennio di attività, dal primo reportage intitolato ”Borgo di Dio” pubblicato nel 1955 sul periodico “Cinema nuovo”, che occupa una posizione centrale nell’ambito della fotografia neorealista italiana, alle moltissime fotografie realizzate a Palermo e, in particolare, commissionategli nel 1961 dalla prestigiosa rivista Svizzera “du”, dal racconto dei Paesi dell’Etna, realizzato per la stessa rivista nel 1962, ai molti ritratti di artisti, intellettuali e attori del mondo dello spettacolo che hanno contribuito alla stagione culturale palermitana del secondo Novecento.
La sede espositiva di Milano, insieme a quelle di Torino, Napoli e Vicenza, è parte del progetto museale Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo, guidato da Michele Coppola, Executive Director Arte Cultura e Beni Storici Intesa Sanpaolo e Direttore Generale delle Gallerie d’Italia.