La presenza di aziende italiane nel Dow Jones Sustainability Index (DJSI), uno dei principali indicatori di sostenibilità per le società quotate a livello globale, si conferma di grande rilievo nell’edizione 2024, appena aggiornata.
Sono circa 15 i marchi del “Made in Italy” che figurano nell’indice, tra cui Pirelli, Intesa Sanpaolo, Iveco, Leonardo, Prysmian, Moncler, Saipem, Nexi, Generali, Poste Italiane, Enel, Hera, Italgas, Snam e Terna.
Intesa Sanpaolo si distingue come unica banca italiana presente sia nel Dow Jones Sustainability World Index sia nel Dow Jones Sustainability Europe Index, due tra i più importanti indici di sostenibilità a livello globale ed europeo. La banca mantiene una presenza ininterrotta in questi indici da 14 anni. Secondo una nota del gruppo, Intesa ha ottenuto un punteggio complessivo di 85 su 100, ben superiore alla media del settore, che si attesta a 48.
Generali, invece, è stata confermata per il settimo anno consecutivo nel Dow Jones Sustainability World Index e per il sesto nel DJSI Europe. Questo risultato riflette l’impegno della compagnia in ambiti quali trasparenza, strategia fiscale, gestione delle risorse umane, cybersicurezza e lotta ai cambiamenti climatici.
Pirelli, dal canto suo, si riconferma leader globale nei settori Auto Components e Automobiles, risultando l’unica azienda del settore pneumatici inclusa in entrambi gli indici. Il gruppo ha raggiunto un punteggio di 84 punti nel Corporate Sustainability Assessment 2024 di S&P Global, il più alto nei suoi segmenti di riferimento e nettamente superiore alle medie di settore, rispettivamente pari a 29 e 35 punti.
Questi risultati sottolineano il ruolo significativo delle imprese italiane nel panorama internazionale della sostenibilità aziendale.