Richard Mille è rende nota una partnership pluriennale con il Museum of Modern Art (MoMA) di New York, una delle istituzioni più influenti nell’arte contemporanea internazionale. Fondato nel 1929, il MoMA è da tempo un pioniere nel riconoscere e mostrare nuove forme di espressione artistica, collegando persone da tutto il mondo all’arte del nostro tempo.
Richard Mille ha stabilito un profondo legame con il mondo dell’arte contemporanea, sostenendo la stessa creatività che supera i confini e che definisce l’espressione artistica moderna. Proprio come gli artisti contemporanei sfidano le convenzioni, Richard Mille trascende l’orologeria tradizionale fondendo tecnologia all’avanguardia con estetica contemporanea, creando orologi che sono tanto opere d’arte quanto imprese ingegneristiche.
La Maison avrà un ruolo fondamentale nel supportare la presentazione dei programmi contemporanei più innovativi del museo. Questa importante collaborazione sosterrà in particolare l’esposizione dinamica e in continua evoluzione della collezione d’arte contemporanea all’avanguardia del MoMA nelle gallerie del secondo piano, nonché presso The Marie-Josée and Henry Kravis Studio, uno spazio vitale per gli artisti che esplorano forme d’arte nuove e sperimentali.
Questa partnership storica inizia con il supporto per l’attesissimo ritorno di “The Clock” di Christian Marclay. Questo capolavoro assembla migliaia di spezzoni di film di oltre un secolo di produzione cinematografica in un montaggio di 24 ore, sincronizzato in tempo reale. Ogni scena presenta un orologio o un orologio da polso, rendendo questa installazione una collaborazione adatta per Richard Mille, un marchio profondamente radicato nella precisione del cronometraggio. “The Clock” torna al MoMA il 10 novembre 2024, nella Galleria 212 al secondo piano del museo, fungendo da emozionante preludio alle prossime mostre che Richard Mille sosterrà durante la sua collaborazione.
Amanda Mille, Global Brand & Partnerships Director della Richard Mille ha affermato: “Questa nuova partnership rafforza il nostro impegno nel mondo dell’arte. Siamo entusiasti di cooperare con il MoMA, un’istituzione di fama mondiale che condivide la nostra passione per l’abbattimento dei confini della creatività. Ci consente di esplorare l’intersezione tra arte, tecnologia e design in modi nuovi ed entusiasmanti, riflettendo l’essenza stessa di ciò che Richard Mille rappresenta. Insieme, puntiamo a ispirare e coinvolgere la nostra comunità per celebrare lo spirito dell’arte moderna”.
Glenn D. Lowry, Direttore del David Rockefeller MoMA ha detto: “Siamo lieti di collaborare con Richard Mille, marchio noto in tutto il mondo per l’innovazione, la creatività e il più alto livello di design, affinché ci aiuti a creare più opportunità per il pubblico a interagire con l’arte del nostro tempo in modi nuovi ed entusiasmanti”. Lo stesso ha anche aggiunto: “Non potremmo essere più entusiasti di iniziare la partnership con il loro supporto per una nuova presentazione di “The Clock” di Christian Marclay, un’opera d’arte stimolante che è sia un tour de force cinematografico che un “orologio correttamente in marcia“.
Il Museum of Modern Art, con la sua gamma di mostre e programmi, offre la piattaforma ideale alla Richard Mille per coinvolgere un pubblico internazionale e per continuare la sua missione a fondere tradizione orologiera, arte, innovazione e architettura. Questa collaborazione offrirà infinite opportunità per promuovere il dialogo e ispirare l’innovazione nel panorama culturale. Richard Mille è stata coinvolta in importanti eventi del mondo dell’arte, tra cui partnership con il Palais de Tokyo a Parigi, il Louvre Abu Dhabi, la Fondation Beyeler in Svizzera e il Nakanoshima Museum of Art in Giappone.
Dal 2021, il Richard Mille Art Prize al Louvre Abu Dhabi celebra l’intersezione di artigiani, artisti contemporanei e designer, sia negli Emirati Arabi Uniti che a livello globale. Con il MoMA si rafforza l’impegno di Richard Mille nel promuovere l’arte e la creatività, spingendo i confini di ciò che è possibile sia nel design che nell’arte contemporanea.