Quando sembrava che le aste all’incanto per gli spazi in Galleria Vittorio Emanuele dovessero essere accantonate per un po’ di tempo perché i contratti appena rifatti erano ormai a lungo termine, almeno fino al 2030, ecco spuntare dei locali vuoti e sfitti ai piani alti del Salotto che i privati cercheranno di contendersi a colpi di euro. Il Comune, proprietario della Galleria, spera a colpi di milioni di euro.
I locali che saranno oggetto della gara si trovano in via Silvio Pellico 1 con affaccio anche su piazza Duomo, in via Pellico 2 e via Pellico 6. La procedura scelta è quella dell’asta all’incanto, alla quale potranno partecipare anche marchi con insegna già presente lungo i bracci della Galleria.
La prima offerta verrà proposta in busta chiusa dagli aspiranti affittuari privati, che potranno essere anche marchi già presenti nel salotto milanese, e a seguire partiranno i rilanci. I lotti previsti all’asta verranno concessi per 18 anni all’operatore che offrirà il canone più alto. In particolare, i locali oggetto della gara si trovano tutti in via Silvio Pellico. Il primo, al civico 1, ha una superficie di 310,5 metri quadrati e affaccia su piazza Duomo. Il secondo, sempre in via Pellico 1, si trova al primo piano e si estende su 664 metri quadri.
Sempre più ricercata dai brand della moda e del lusso, la Galleria è infatti oggetto di un continuo piano di rinnovamento, che attualmente rende al comune quasi 70 milioni di euro di affitti l’anno, superando di gran gli 8 milioni di quindici anni fa. «Il passaggio dal rinnovo automatico dei contratti d’affitto all’assegnazione con asta all’incanto ha permesso ai canoni di lievitare», aveva spiegato l’assessore Conte in occasione di un evento di Scenari immobiliari. Finora sono stati cinque i negozi aggiudicati tramite questo tipo di procedura, cioè Giorgio Armani, Fendi, Dior, Santoni e Loro Piana e per ultimo, appunto, Tiffany & co.