Il gruppo Kering entra in un periodo di stagnazione, dovuto principalmente al rallentamento generale che ha investito il mercato dell’alta moda e alla difficile ripartita della Gucci di Sabato de Sarno, il nuovo direttore creativo della maison.
A delineare la situazione sono le previsioni di Bernstein, agenzia di consulenza e analisi finanziaria, che stabilisce una perdita pari al 6% per il colosso del lusso francese; anche il grande rivale di Kering, il gruppo LVMH, sta conoscendo un calo significativo delle vendite e ha registrato una normalizzazione delle analisi precedentemente condivise degli investitori.
Secondo gli analisti di TD Cowen, invece, il futuro di Kering sarebbe ancora più negativo: in questo caso, infatti, si parla di un terzo trimestre con stime di vendita in calo del 7,7% su base annua, una prospettiva ben diversa rispetto a una previsione originale di un aumento dello 0,3%.
Da questo contesto emerge la precaria situazione in cui si trova immersa Gucci, maison che potrebbe facilmente diventare un ostacolo alle manovre di Kering piuttosto che ritornare a essere il marchio più discusso e amato di tutta l’industria, e che per ora sembra aver puntato tutto sulla nuova collezione di Sabato de Sarno.