Il marchio indipendente Maya Atelier sembra essersi fatto un potente nemico, un brand storico e dall’enorme influenza e che lo avrebbe accusato di plagio dopo aver esaminato alcuni prodotti dell’atelier apparsi su riviste francesi e canadesi.
Si tratta di Moncler, maison franco-italiana celebre per i suoi piumini di lusso, e i motivi della rivalità con la firma emergente sarebbe proprio il logo di quest’ultima, troppo simile alla emme di Moncler, e il nome stesso del marchio: i nomi Maya e Moncler Maya, infatti, sono di proprietà della maison rispettivamente dal 2018 e dal 2019.
In particolare, Moncler accusa il marchio bolognese di non possedere alcun elemento di novità e di essergli “troppo simile sotto il profilo visivo, fonetico e concettuale“; la preoccupazione principale del brand franco-italiano sembra essere una possibile confusione tra i consumatori che, erroneamente, potrebbero “ritenere che i prodotti designati provengano da Moncler o che vi sia un rapporto di collaborazione”
La proprietaria e fondatrice di Maya Atelier è Maya Salimbeni, designer ventiseienne originaria della provincia di Bologna, ha aperto la propria attività in seguito a una laurea di Design della moda al Politecnico di Milano e ad alcune esperienze lavorative nell’ambito della moda e del design; il marchio della Salimbeni si propone di creare modelli artigianali partendo da materiali di scarto biologici.
“Sono stranita e amareggiata. Sono giovane, mi sono appena avvicinata al lavoro e trovo sulla strada una serie di paletti messi da un colosso. Già esistono mille difficoltà , mi chiedo che fastidio mai potrà dare quello che faccio”, ha dichiarato la Salimbeni al Corriere di Bologna.