Malo, storica maison fiorentina specializzata in maglieria di cashmere, presenta “Abitare il corpo”, la collezione AI23/24. Una collezione che si ispira all’architettura funzionale per vivere al meglio il corpo nello spazio e nel tempo, scegliendo capi che diventano simbolo ed espressione del sé. Abitare il corpo che diviene la nostra estensione, la nostra espressione d’arte.
Una collezione di capi che rendono accogliente il nostro vivere, coccolando i nostri sensi. Ogni look racchiude un concetto di comfort per vivere il contemporaneo from-day-to-night. Tutto è morbido, le mani sono leggere e impalpabili, i trattamenti sempre nuovi mentre i colori parlano del brand, con la gamma dei neutri, dal ghiaccio ai bianchi caldi, fino ai grigi ferro e ai rossi più compatti.
Scegliere Malo significa scegliere un codice stilistico permeato di quiet luxury: lusso soffuso, sofisticato, non ostentato. Uno stile di vita in cui il comfort, le materie prime di altissima qualità, i gesti manuali artigianali, la ricerca, l’innovazione al servizio di un vivere contemporaneo, sono i pilastri dell’espressione del sé.
Il tempo è un elemento essenziale per le creazioni di yarn couture di Malo: gesti manuali lenti e armonici creano ricami, dettagli, capolavori di maglieria, tutti realizzati rigorosamente a mano, per capi che diventano icona della sapienza artigianale. Lo spazio invece si esprime attraverso quell’architettura minimalista che Le Corbusier riteneva l’essenza delle arti, perché funzionale all’uomo. I capi diventano funzionali all’espressione come, ad esempio, i piumini dove le impunture creano motivi dai tagli netti, funzionali a celare le tasche. Lo spazio da vivere è fatto anche di vuoti che si soffermano come nelle “Attese” di Fontana. Tagli netti che scavano la tridimensionalità, che si aprono a sorpresa su maglie e abiti leggerissimi, creando una femminilità raffinata per stupire con abiti delicati e impalpabili.
Look dalla linea sottile e raffinata. Elementi essenziali che creano uno stile dove il less is more è la regola. Per lui e per lei il cashmere rigenerato viene proposto in forme, colori e dettagli rinnovati, con nuovi volumi e lavorazioni a rilievo a costa inglese. Cappotti e capi spalla con interni in cashmere, doppi colli in maglia o giacche a piumini nei pesi più leggeri si intersecano con la pregiata maglieria. La maglia luxury diventa complice del tessuto, mixando texture dalle diverse morbidezze. Completi dal sapore sartoriale e dall’eleganza senza tempo, materiali come la lana, lasciata al naturale, senza tinture o trattamenti, per esprimere tutta la sua pienezza e bellezza, maglie in alpaca realizzate interamente ai ferri, per un effetto voluminoso e soffice.
Nell’uomo, rigoroso il maglione realizzato interamente a mano, con le cuciture a contrasto per delineare la loro forma tridimensionale. Le trecce si svelano come geometrie che giocano con i bicolori più nuovi. Il pantalone in velluto di cashmere abbinato al pull con trecce effetto garza dove il finissaggio crea un effetto soffice. Morbide maglie sottogiacca o 4seasons con punti a rilievo in raffinati giochi di jacquard si fanno abili alleate per un vivere quotidiano all’insegna di uno stile soffuso e ricercato. Il degradé di Malo parla di heritage scovando il mouliné, una lavorazione artigianale identità del Made in Malo: maglie realizzate ai ferri con cashmere mulinato in doppia nuance, dove le combinazioni colore sono esclusiva Malo e la lavorazione manuale rappresenta uno dei fiori all’occhiello della maison. Maglie in 100% cashmere proposte con diverse lavorazioni: maglia rasata o a costa inglese realizzate con la tecnica del vanisé. E ancora capi reversibili, maglie con ricami a catenella realizzati a mano, motivi a spiga, il tinto in capo che conferisce un effetto polveroso. Non mancano altre fibre pregiate: il misto cashmere e lana o cashmere e seta, il merinos lavorato con una particolare colorazione effetto sfumato.
Anche nella donna la fibra principe è il cashmere. Dalle maglie più classiche fino ai capi con trecce, nodi e spacchi sulla schiena che lasciano intravedere la pelle. Maglioni con ricami realizzati a mano, maglie punto ottoman bicolore, mantelle con frange inserite a mano. Anche per la donna non mancano altre fibre pregiate: il cashmere misto seta protagonista di maglie e abiti drappeggiati, cashmere e lana per completi sporty chic con maglie hoodie e pantaloni stile cargo. Il plissè, con lavorazioni pizzicate a mano, richiama la geometria ferrea e pulita delle architetture più belle, pur rimanendo rassicurante, mai ordinaria e dando vita a lunghe gonne e abiti leggeri da abbinare a filati più consistenti. E ancora, ricami a dettaglio, pull impreziositi da infilature a contrasto, piccole maglie effetto garza o pull infeltriti a taglio vivo abbinati a capi in nappa plongé con mano saponata.
Ed ecco che torna con nuove colorazioni il cashmere rigenerato: verde oliva, azzurro cenere, rosa azalea, arancione, lilla, passando per le colorazioni più classiche come il bianco, il blu e il beige. Il cashmere rigenerato è un filato composto da un 50% di cashmere post-consumer destinato allo smaltimento, recuperato e suddiviso accuratamente per colore, re-macerato e rifilato insieme ad un 50% di fiocco di cashmere nuovo, necessario per garantire la stabilità del colore e la tenuta del capo. Il cashmere rinnovato è un filato certificato GRS (Global Recycle Standard), promosso da Textile Exchange, una delle più importanti organizzazioni no-profit internazionali per lo sviluppo responsabile e sostenibile nel settore tessile. Lo standard riconosce l’importanza del riciclo per la crescita di un modello di produzione e consumo sostenibile, con l’obiettivo di favorire la riduzione del consumo di risorse quali materie prime vergini, acqua ed energia e aumentare la qualità dei prodotti riciclati. Il risparmio delle risorse rispetto a un capo in cashmere non rigenerato è evidente: – 90% di acqua, – 80% di energia elettrica e – 95% di CO2 emessa.