Italo Calvino è uno dei massimi scrittori della contemporaneità italiana: un immaginario vivido e razionale, capace però di evocare mondi e prospettive altre, e una prosa semplice e incredibilmente chiara sono le caratteristiche di un autore che ha cambiato il modo di scrivere e il ruolo della letteratura nel mondo.
Un’eredità non da poco, e che ora una mostra allestita alle Scuderie del Quirinale promette di celebrare ed esplorare.
Annunciata in occasione della XXXV edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino e curata da Mario Barenghi in collaborazione con la casa editrice Electa, la mostra coinciderà con il centesimo anniversario dalla nascita di Calvino e verrà inaugurata a partire da ottobre 2023.
Si tratta di un progetto prevalentemente visivo, che intende soffermarsi sul rapporto tra l’autore e il mondo dell’arte connettendo ambienti reali, forme dell’immaginario, visioni e teorie: tra le fonti di ispirazione dello scrittore, ad esempio, ci furono grandi personalità del mondo dell’arte come Klee e Picasso, nonché Saul Steinberg, Luigi Serafini, Enrico Baj, Gianfranco Baruchello e Tullio Pericoli, a cui Calvino ha dedicato singoli progetti scritti.
“Il punto di partenza è un’immagine ‘nata chissà come’, che si porta dietro a volte per anni; a poco a poco dall’immagine comincia a dipanarsi una storia, che gradualmente dispiega significati inattesi e acquista senso”, spiega il curatore. “Più tardi, a innescare la fantasia calviniana saranno fattori diversi: le teorie cosmologiche, gli arcani dei tarocchi, oggetti d’uso quotidiano. Costante rimane però l’avvio da uno spunto visuale, di cui il lento lavoro della scrittura rivela le potenzialità dandogli forma di racconto”.