Città del Messico apre le sue porte al grande ritorno di Cartier, che dopo oltre 24 anni si trova in città per celebrare il forte legame tra la maison d’alta gioielleria francese e l’identità messicana, perfettamente rappresentata dall’attrice e cantante María Félix e dalla sua collezione privata di gioielli e preziosi.
L’occasione per questa felice riunione è una mostra evento organizzata al Museo Jumex, i cui spazi sono stati per l’occasione ripensati in una dimensione pre-colombiana e antichissima dall’architetta Frida Escobedo e che, come anticipa il nome Cartier Design: A Living Legacy, raccoglie oltre 160 gioielli di design firmati Cartier e realizzati negli oltre 176 anni di storia della maison.
Dietro alla mostra c’è la celebre critica d’arte Ana Elena Mallet, che con l’aiuto di Pierre Rainero (direttore del patrimonio, dell’immagine e dello stile del marchio) ha scavato nell’infinito archivio di Cartier, sfogliando tra oltre 3mila pezzi d’alta gioielleria.
Obbiettivo principale di questa ricerca è trovare legami tra l’estetica e la cultura Latino-americana e la storia di Cartier: grazie a questo processo una spilla a clip piramidale in platino e diamanti del 1935 aprirà la mostra.
“La spilla è straordinaria. Non sappiamo da dove provenga l’ispirazione, ma è ovviamente latino-americana”, ha spiegato Mallet. “Il pezzo si riferisce al volume degli anni Trenta di Cartier – il taglio dei diamanti e tutte quelle innovazioni – ma fonda anche questa idea di vedere le culture non occidentali e cercare di avvicinarsi al design o all’ispirazione attraverso quelle culture che ora sono un segno distintivo del design Cartier”.
La cultura che crea l’estetica, e che celebra i diversi modi di creare arte e bellezza: dall’India alla Cina per passare dall’America Latina, Cartier sembra aver spesso guardato oltre l’Europa per raccontare la propria idea di eleganza.
La mostra si suddivide in cinque diverse sezioni, tra cui Gli inizi e la nascita di uno stile, La curiosità universale, Il gusto di Jeanne Toussaint, Indossare la bellezza e misurare il tempo e María Félix e le icone dell’eleganza; il focus sull’eccentrica Jeanne Toussaint e sull’elegante María Félix offre due prospettive ulteriori, che ci permettono di osservare i gioielli di Cartier attraverso sguardi definiti, consapevoli e squisitamente artistici.