La segretezza dell’industria orologiera svizzera è qualcosa che probabilmente non cambierà mai, e per questo aziende come Morgan Stanley continueranno a fornire le stime matematiche che daranno a tutti un’idea della quota di mercato, delle vendite unitarie e dei ricavi dalle vendite.
Il grafico fa parte di un rapporto approfondito sull’industria orologiera svizzera prodotto da Oliver R. Muller fondatore di LuxeConsult e pubblicato ogni anno da Morgan Stanley. Sebbene non sia vitale per le operazioni quotidiane dei primi 20 marchi svizzeri, o delle centinaia di marchi che non sono entrati nella top 20, fornisce sicuramente una buona immagine di ciò che sta accadendo ai vertici dell’industria orologiera svizzera.
In un anno record per gli svizzeri, solo Longines e Tissot, che hanno venduto rispettivamente 1,7 milioni e 2,8 milioni di unità, hanno registrato ricavi in calo.
L’inesorabile ascesa di Rolex è continuata nel 2022, con vendite in aumento del 16% a 9,3 miliardi di franchi, numeri che gli hanno permesso di triplicare il fatturato di Cartier fermo a 2,75 miliardi di franchi, in crescita del 15%.
Omega rimane al terzo posto, con vendite in aumento del 12% a 2,5 miliardi di franchi, ma Audemars Piguet, che ha superato Patek Philippe lo scorso anno, si sta avvicinando al marchio di punta di Swatch Group con un fatturato di 2 miliardi di franchi.
Resta da vedere se AP, che lo scorso anno ha beneficiato del 50° anniversario del suo Royal Oak, riuscirà a continuare a far crescere la sua linea superiore nonostante il limite della produzione.
Rimbalzo MoonSwatch
Buone notizie, invece, per Swatch Group, con il creatore del MoonSwatch, (Swatch), che ha registrato un aumento del 90% delle vendite a 406 milioni di franchi svizzeri e ha guidato la classifica per la maggior parte degli orologi prodotti da un orologiaio svizzero con 4,9 milioni di unità.
Più in basso in classifica, Girard-Perregaux e Ulysse Nardin saranno soddisfatti del rapporto nel loro primo anno da quando sono stati acquistati da Kering. GP era fuori dai primi 50 lo scorso anno, ma è entrato al numero 40 nel 2022 con un fatturato di 78 milioni di franchi. Ulysse Nardin subito dietro con un fatturato di CHF 75 milioni, in crescita del 36% su base annua.
Fonte: LuxeConsult, Morgan Stanley.
Nota: tutte le classifiche si basano sui ricavi di vendita stimati, non sui numeri riportati direttamente dai marchi di orologi.