I tre poli dell’alta moda mondiale hanno concluso (almeno per il momento) le rispettive settimane dell’alta moda, rallentando i ritmi frenetici di passerelle, fashion shows, after-parties e influencers a prova di paparazzi. Ciò che ci rimane di questi ultimi mesi è un caleidoscopio di filosofie, prospettive ed estetiche differenti, in cui, tuttavia, alcuni elementi riescono a incontrarsi e a dialogare per stabilire nuove tendenze e punti di riferimento.
In Europa, la Milano Fashion Week e la Paris Fashion Week hanno seguito strade parallele e armoniose, trovando, tuttavia, prospettive uniche e personali.
Milano ha celebrato una libertà a lungo attesa, che comprende non soltanto la trasgressione o un senso di riscoperta identità, ma anche una leggerezza e un’audacia ottimista, senza maschere: Tod’s, Fendi ed Emporio Armani compongono ad esempio una triade assolutamente rappresentativa di questo processo creativo, tra chiari riferimenti alla cultura pop e silhouette classiche, dal sapore raffinato e senza tempo.
Stampe rivisitate, colori che catturano l’attenzione in un istante o che aiutano gli occhi a concentrarsi sulle silhouette, proporzioni definite e dettagli inediti, tra mantelli svolazzanti, colletti oversize e gorgiere dall’estetica elisabettiana: questi gli ingredienti di una stagione Autunno – Inverno milanese che, come anticipato, si permette di esplorare senza perdere di vista i propri obbiettivi.
Il punto di incontro con Parigi è evidente se si prendono in considerano le proposte di Paco Rabanne e Saint Laurent: entrambi impegnate in una riflessione sull’eleganza, le due maison si muovono parallelamente, recuperando lo stesso gioco di texture, colori e proporzioni che ha incantato la Milano Fashion Week.
L’ultimo polo oltreoceano, New York, è l’estremizzazione degli elementi più colorati e carnevaleschi di Milano e Parigi: se si prendono in considerazione le creazioni di marchi come CollinaStrada e della designer Anna Sui, è evidente una rottura con lo stile del Vecchio Mondo, ma al tempo stesso si riconoscono gli elementi in comune per questo Autunno – Inverno 2023/2024, come il collage tra texture, formalità e libertà individuale.