Ammirare le nuove creazioni presenti alla New York Fashion Week sembrano trasportarci in una dimensione alternativa di eccesso e mostruosità, dove i confini tra umano e soprannaturale si fondono per formare qualcosa di inaspettato, assolutamente inaccessibile a chi non riesce a comprenderlo.
Stranezze ed eccentricità sono gli elementi principali della nuova collezione di Collina Strada, che, ispirandosi all’iconica collezione ferale di Alexander McQueen del 1997, porta in passerella belve su due gambe, come serpenti, cinghiali, maiali, conigli, delfini, cavalli e draghi: lo show Please, don’t eat my friends diviene così una processione di orrori e meraviglie, grazie a trucchi prostetici capaci di ricreare musi e orecchie di animali, sneakers modificate a mo’ di zampe o zoccoli e cagnetti da portare sotto braccio, accessori di queste nuove figure antropomorfe.
Anche il marchio Anna Sui si rifà al mondo animale, proponendo cappelli ad orecchie di coniglio colorati e oversize, che sembrano essere la rielaborazione matura e contemporanea di cappelli identici precedente proposti dalla maison nel 1999.
Guardano al cibo e in particolare alla frutta, invece, Puppets & Puppets e Area: la prima sceglie un set di uova all’occhio di bue (ispirate alle Uova Fabergé di versione American Psycho) come copri-capezzoli, un’allegoria di sensualità femminile secondo la designer Carly Mark, mentre la seconda opta per angurie e banane oversize, con cui ricreare silhouette arzigogolate e al limite del cartoonesco.
Emblema di questo carnevale newyorkese è l’ormai iconica Julia Fox, influencer e modella sempre più coinvolta nella scene dell’alta moda internazionale e nel mondo dei social media. Per l’occasione, Julia Fox ha presenziato allo show della designer Elena Velez indossando alcuni stivali realizzati dal marchio, caratterizzati da due parti rigide che vengono avvitate intorno al piede con dei bulloni personalizzati, e sfoggiando una borsa assolutamente unica, realizzata con un patchwork di preservativi.