Cambia il modo di comunicare e cambia ciò che vogliamo comunicare, soprattutto nel mondo dell’alta moda e del lusso, sempre alla rincorsa delle ultime tecnologie e di nuovi modi per interfacciarsi con un pubblico sempre più ampio, esigente e variegato.
Da mostre rivoluzionarie realizzate da grandi protagonisti dell’industria, come la Figures of Speech di Virgil Abloh, fino a passerelle diventate virali per il loro contenuto iconico o scioccante (la più recente è stata la presentazione della collezione Haute Couture Primavera/Estate 2023 di Viktor en Rolf) l’alta moda sta vivendo una metamorfosi totalizzante: la bellezza dell’abito non è più la priorità di un’industria satura di competizione e stimoli, e che dunque deve contemplare tutto ciò che genera e sostiene l’arte sartoriale e il suo processo creativo.
Così si dà spazio alla cultura e ai mosaici di riferimenti e citazioni che costituiscono il background di ogni capo e collezione, creando un tessuto di relazioni e legami concettuali di estrema complessità, che talvolta superano la forma stessa dell’abito: l’avvento della digital fashion dimostra questa evoluzione talmente rapida da essere quasi impercettibile.
Il termine digital fashion comprende tutti quei capi digitali e fondamentalmente virtuali, realizzati da grandi maison, creatori indipendenti o aziende per qualunque tipo di attività creativa, culturale ed economica; ne sono un esempio le skins dei videogiochi disegnate da grandi maison, esattamente come le collezioni esclusivamente acquistabili nel metaverso sotto-forma di NFT.
Le creazioni che appartengono a questa nuova forma d’arte permettono di superare i limiti imposti dal mondo materiale, e offrono così a consumatori e creators la possibilità di indossare e realizzare capi unici nel loro genere, semplicemente con l’aiuto di uno smartphone: sono sempre più popolari, infatti, i filtri che permettono di provare vestiti dal sapore futurista, fantasy o haute couture, altrimenti inaccessibili alla maggioranza delle persone.
Non soltanto abiti, ma progetti digitali di grande impatto, simbolo di una sovversione che coinvolge forma, natura e scopo dell’alta moda.