Addio colori, azzardi, ispirazioni barocche e complessità e addio alla Gucci che provoca, che stupisce e supera i confini.
Soprattutto, addio Alessandro Michele, questa volta senza alcuna possibilità di tornare indietro.
La nuova collezione firmata Gucci e presentata alla Milano Fashion Week 2023/2024 rappresenta la chiara dichiarazione d’intenti di una maison che ha cambiato direzione e che intende procedere per la propria strada.
Un reset espressivo, che dell’influenza storica dell’ex direttore creativo, Alessandro Michele, ha mantenuto solo le tracce più discrete: così l’immagine di Gucci che abbiamo sempre conosciuto e che abbiamo imparato ad amare si stravolge, mettendoci di fronte una nuova realtà creativa.
Austerità , sobrietà e minimalismo sono i tre pilastri su cui si regge una passerella esclusivamente maschile, la prima dopo anni di sfilate miste e moda al limite del genderless; l’androginia delle collezioni passate è rimasta, ed è forse l’unico filo conduttore che ancora rimanda alla visione di Alessandro Michele.
La nuova collezione di Gucci strizza l’occhio al minimalismo anni ’90, sia nella presentazione che nei capi in sé e per sé, e si compone di elementi classici della maison, seppur privati dell’anima camp e colorata del passato.
Giacche doppiopetto oversize in colori pastello, portate su pantaloni palazzo morbidi come gonne si alternano a jeans, portati sotto maglioni minimal e dotati di loghi Gucci glitterati, oppure a canotte e magliette bianche molto scollate e slabbrate.
A spezzare la continuità della passerella si inseriscono tenute da motociclista, gilet imbottiti color pastello, e contaminazioni di moda femminile anni ’80, che in particolare si concentrano intorno alle calzature.