Nella Loggia del Porcellino in Piazza del Mercato Nuovo la stilista anglo-jamaicana e special guest designer di Pitti 103 porta in scena un tributo alla capitale toscana.
“Per questo primo show fuori dall’Inghilterra – dice la designer – ho pensato a un tributo alla cultura italiana e a Firenze. Sono molto onorata di essere qui, il mercato del Porcellino è un luogo fantastico”.
La stilista ha straformato la Loggia in un disco-club con le colonne antiche del mercato ricoperte di specchi e i modelli e le modelle arrivati (pochi) da Londra e per lo più amici e tutti gli altri presi per le strade di Firenze.
Il processo creativo parte invece dalla musica italiana, quella club culture Made in Italy che spopolava negli anni ’80 e ’90: la New wave di Bologna e la disco music dei locali storici d’Italia.
I volti dello show rappresentano la collezione, che è un mix tra i codici dello streetwear e il tailoring, guardaroba maschile e femminile, sport e formalità. L’abbigliamento tipicamente sportivo, da nuoto o corsa, incontra il mood sartoriale con pantaloni boot-cut a vita bassa, denim in 3 lavaggi con fibbie, bomber carichi di decorazioni, maglieria in lana merino.
Silhouette minimali e longilinee per i pezzi sartoriali per andare a sentire bella musica al club, pantaloni con parti posteriori alquanto sbarazzine. Insomma un prodotto da comprare e da assemblare, perlopiù di piccoli pezzi per un guardaroba assolutamente gender fluid.