I nuovi scavi diretti dal team archeologico dell’Università di Tubinga hanno finalmente stabilito una cronologia per i primi esempi di abbigliamento e accessori in pelliccia d’orso, l’unica protezione contro il freddo per le comunità umane più antiche.
“Gli esseri umani usano pelli d’orso per proteggersi dal freddo da almeno 300.000 anni. Ciò è suggerito dai segni di taglio sul metatarso e sulla falange di un orso delle caverne scoperti nel sito del Paleolitico inferiore di Schöningen nella Bassa Sassonia, in Germania. Questo lo rende uno dei più antichi esempi di questo tipo al mondo” scrive Antje Karbe, ricercatrice allo SHEP (Senckenberg Center for Human Evolution and Paleoenvironment).
La ricerca, pubblicata sul Journal of Human Evolution, è il risultato di una collaborazione tra l’università di Leida e rappresenta un momento essenziale per l’archeologia contemporanea, dato che stabilire una periodizzazione per il trattamento della pelliccia implica stabilire anche l’inizio delle prime pratiche di caccia e di organizzazione sociale.
“Questi tagli scoperti di recente indicano che circa 300.000 anni fa le persone nel nord Europa erano in grado di sopravvivere in inverno grazie alle pelli di orso” puntualizza la dottoressa Karbe. “Se in un sito archeologico vengono trovati solo animali adulti , questo di solito è considerato un’indicazione di caccia: a Schöningen tutte le ossa e i denti dell’orso appartenevano a individui adulti”.
La pelliccia diventa così una delle testimonianze più antiche dell’inventiva e dell’esistenza umana, un cimelio che tutt’oggi, nell’alta moda, incarna un fascino d’altri tempi e dona un’aura di raffinatezza a chi le indossa: indimenticabili le pellicce sintetiche ed etiche presentate da Saint Laurent nella sua collezione Autunno – Inverno 2022, una proposta di faux fur che discende, in tutto e per tutto, dai primi abiti d’orso del Nord Europa.