L’industria della moda investe nel mondo sportivo da molto tempo, garantendosi partnerships e sponsorships d’eccellenza e una visibilità unica nel suo genere, capace di raggiungere miliardi di spettatori in tutto il mondo.
Il Qatar ha assistito a una finale aspramente combattuta, in cui ha infine prevalso l’Argentina, ora vincitrice di ben tre Coppe del mondo: tra la figura di Lionel Messi, ora proiettata nel firmamento delle stelle del calcio, il fantasma di Maradona (onnipresente negli striscioni e avvistato da alcuni giornalisti) e la tenacia di Kylian Mbappé, forza motrice di una Francia sconfitta, anche la moda ha potuto respirare a pieni polmoni sul campo da calcio.
Louis Vuitton ha catturato gli obbiettivi di tutte le fotocamere e le videocamere di tutto il mondo dato che è proprio un baule della maison a contenere la leggendaria Coppa del mondo, un trionfo in in oro 18 carati.
Vuitton è tornato al centro dell’attenzione quando durante la finale l’attrice Deepika Padukone, conduttrice di questo Mondiale, ha indossato un outfit completamente firmato Louis Vuitton.
Lo stesso Lionel Messi rappresenta numerosi marchi d’alta moda, dato che ha prestato la propria immagine a maison come Dolce&Gabbana e Adidas, di cui tutt’ora è ambassador e volto principale, mentre dall’altro lato del campo era Mbappé a incarnare altri grandi nomi dell’industria, come Oakley e Dior.
In campo Adidas, Nike e Puma hanno mantenuto il monopolio delle divise in campo.
Grande successo per Nike, che guadagna il primato in quanto sponsor tecnico di 13 squadre (tra cui Olanda, Qatar, Inghilterra, Usa, Arabia, Polonia, Australia, Croazia, Canada, Brasile, Portogallo, Sud Corea, Francia), mentre Adidas ha realizzato le divise di sette team (Galles, Messico, Spagna, Belgio, Germania, Argentina e Giappone) e Puma ha vestito le nazionali di Svizzera, Senegal, Serbia, Marocco, Ghana e Uruguay.