La collezione Le Raphia firmata Jacquemus ci rincuora con una brezza calda e dal sapore di una primavera che già si prepara ad accogliere l’estate.
L’ultima sfilata dell’anno di Jacquemus (da lui presentata sui social come suo “ultimo show”, battuta che ha causato il caos tra fan e appassionati) chiude il 2022 con un tocco agreste, di prosperità e rinascita: un buon auspicio per l’anno nuovo e un dolce finale per quello che se ne va, ricco di contrasti e ancora ferito dalla pandemia.
Il nome della collezione si riferisce alla pianta della rafia, una fibra tenace di solito usata nei cordami, nella cesteria e negli articoli d’intreccio, e nella visione di Jacquemus rappresenta un elemento essenziale e insostituibile per questa nuova linea, solare e viva.
La Provenza, carissima alla maison, si respira a pieni polmoni quando cappelli a campana di rafia si alternano a quelli a falda larga, in pieno stile Costa Azzurra, soprattutto se abbinati a cestini intrecciati, Bambinou miniaturizzate, morbide pochette di seta e orecchini vistosi a forma di girasole; l’abbigliamento, invece, racchiude l’estetica storica di Jacquemus, come dettagli cut out, importanti e geometriche scollature, drappeggi morbidi che si diluiscono in design dal taglio lineare e quasi indeformabile.
Per quanto riguarda la rafia, la si ritrova, oltre che negli accessori, anche nella bordura di maniche, gonne o camicie e soprattutto viene utilizzata per costruire sottogonne plateali di abiti corti e oversize.