Chi sono le personalità del grande schermo che più possono influenzare i consumatori più giovani?
La risposta è semplice e si basa su tre concetti principali (familiarità, nostalgia e fiducia), che si possono ritrovare in una specifica categoria di celebrities, i cui volti hanno accompagnato la crescita della generazione Z: da Winona Ryder fino a Dwayne “The Rock” Johnson, le icone degli anni ’90 tutt’ora godono di un’enorme ascendente su tutti gli spettatori adolescenti e giovani adulti del mondo, che quasi naturalmente li considerano figure affidabili.
A rivelare questo aspetto è uno studio diretto da Spotted, che evidenzia un livello di gradimento superiore per le celebrità over 30 e over 40.
“Se sei famoso solo da pochi anni e hai recitato in pochi film, i consumatori a cui sei stato esposto sono meno numerosi rispetto a quelli che hanno recitato in 50 film e che hanno imparato a conoscerti nel corso del tempo”, spiega Janet Comenos, CEO e co-fondatrice di Spotted.
Innegabile la razionalità di questa osservazione, che tuttavia trascura, appunto, il forte impatto emotivo che alcune star del cinema esercitano sulla generazione Z: se Tom Cruise e Winona Ryder, infatti, hanno calcato il grande schermo in periodi simili o almeno affini, perché la seconda può godere della fiducia del giovane pubblico, mentre del primo non si può dire lo stesso?
Tutto dipende dai ruoli e dalle storie che le personalità di Hollywood hanno raccontato: basti pensare a Charlize Teron, che i più giovani conoscono come icona di grande bellezza dai tempi dello spot di Dior, oppure a Reese Whitherspoon, indimenticabile grazie alla sua interpretazione magistrale in film cult come “La rivincita delle Bionde“. E parlando proprio di Winona Ryder, è innegabile l’enorme impatto che la sua figura e la sua personalità hanno avuto su tutta l’estetica di fine millennio, esattamente come è innegabile il grande successo che continua a riscuotere, grazie, ad esempio, al suo ruolo nella serie Stranger Things.
Ciò che fa la differenza è, fondamentalmente, l’affetto che la generazione Z ripone nei confronti di questi volti familiari, idoli del piccolo schermo e protagonisti delle prime storie d’amore, di rivincita e d’avventura che i bambini degli anni ’90 hanno conosciuto.